Italiano - Scuola secondaria di secondo gradoTeatro - La struttura del testo drammaticoStruttura del testo drammaticoConoscere e riconoscere le caratteristiche distintive del testo drammatico

D1. Il testo drammatico

10 esercizi
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La messinscena
La messinscena è
A: un elemento fondamentale del testo drammatico
B: l'insieme degli elementi che costituiscono uno spettacolo teatrale
C: il momento in cui gli attori entrano in scena
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Italiano

La struttura del testo
Il testo ________, cioè scritto per il teatro, e il testo ________ hanno perlopiù lo stesso scopo: presentare avvenimenti e personaggi, suscitare emozioni, trasmettere idee e valori. Tuttavia si servono di strumenti ________ e di una forma ________ diversi.
Nel primo tipo di testo la storia è proposta attraverso i ________ tra i personaggi, che interagiscono sotto gli occhi degli ________; nel secondo, invece, il racconto della storia è sempre mediato da un ________.

Posizionamento
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La comunicazione teatrale
La comunicazione teatrale si sviluppa
A: su due piani: tra i personaggi sulla scena e tra il drammaturgo e gli spettatori
B: su due piani: tra il registra e gli attori e tra gli attori e gli spettatori
C: su un unico piano: tra gli attori e gli spettatori
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La struttura del testo
In un testo drammatico, quali parti svolgono la stessa funzione dei capitoli di un romanzo?
A: Gli atti
B: Le scene
C: Le battute
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Lo spazio
a. Lo spazio in cui gli attori recitano si chiama ________. In ________ è spesso delimitato da ________, cioè telai alti e stretti posti ai lati del palcoscenico, e da ________.

b. Lo spazio teatrale è circoscritto e ________ ma anche ________, in quanto può rappresentare ambienti diversi a seconda delle ________ o della vicenda recitata: ________, un giardino, la stanza di una casa, ecc.

c. Nelle ________ il drammaturgo dà talvolta informazioni su luoghi e ambientazioni.

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I personaggi, il ritmo, il linguaggio
Leggi il seguente dialogo tra Helmer e Nora Torvald, due coniugi alla fine della loro relazione:

Helmer: Non sei... non sei stata felice?
Nora: No; sono stata allegra, ecco tutto. E tu sei stato molto affettuoso con me. Ma la nostra casa non è mai stata altro che una stanza da gioco. Qui sono stata la tua moglie-bambola, come ero stata la figlia-bambola di mio padre. E i bambini sono state le bambole mie. Quando tu giocavi con me io mi divertivo esattamente come si divertivano i bambini quando io giocavo con loro. Questo è stato il nostro matrimonio, Torvald.
Helmer: C'è qualcosa di vero nelle tue parole... per quanto siano eccessive ed esaltate. Ma d'ora in poi tutto deve cambiare. Il tempo dei giochi è passato, ora incomincia quello dell'educazione.
Nora: L'educazione di chi? La mia o quella dei bambini?
Helmer: L'una e l'altra, mia diletta Nora.

(Henrik Ibsen)

Quali di queste affermazioni sono vere?
A: Il dialogo tra Helmer e Nora ha un ritmo veloce.
B: I due coniugi sono dei personaggi individui.
C: Dalle parole di Nora si possono ricavare informazioni sulla biografia e psicologia di entrambi i personaggi.
D: Helmer e Nora sono personaggi inverosimili in cui gli spettatori non riescono a identificarsi.
E: Nel dialogo si usa un linguaggio formale per sottolineare la distanza affettiva tra i due coniugi.
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Italiano

Le didascalie
Quali affermazioni si riferiscono alle didascalie di un testo drammatico?
A: Sono di lunghezza variabile.
B: Sono precedute dal nome di un personaggio.
C: Possono avere la forma di un dialogo.
D: Possono essere indicate tra parentesi.
E: Talvolta descrivono il tono di voce di un personaggio.
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Il linguaggio drammatico
Leggi la seguente battuta dell'Amleto di William Shakespeare, che il protagonista pronuncia dopo che gli altri personaggi sono usciti di scena:

Amleto: Essere o non essere, questo è il problema. È forse più nobile soffrire, nell'intimo del proprio spirito, le pietre e i dardi scagliati dall'oltraggiosa fortuna, o imbracciar l'armi, invece, contro il mare delle afflizioni, e combattendo contro di esse metter loro una fine? Morire per dormire. Nient'altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest'è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Dormire, forse sognare. È proprio qui l'ostacolo; perché in quel sonno di morte, tutti i sogni che possan sopraggiungere quando noi ci siamo liberati dal tumulto, dal viluppo di questa vita mortale, dovranno indurci a riflettere. È proprio questo scrupolo a dare alla sventura una vita così lunga! Perché, chi sarebbe capace di sopportare le frustate e le irrisioni del secolo, i torti dell'oppressore, gli oltraggi dei superbi, le sofferenze dell'amore non corrisposto, gli indugi della legge, l'insolenza dei potenti e lo scherno che il merito paziente riceve dagli indegni, se potesse egli stesso dare a se stesso la propria quietanza con un nudo pugnale? [...]

Di che tipo di battuta si tratta?
A: Di un monologo
B: Della battuta di un dialogo
C: Di un "a parte"
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Dal testo scritto al testo rappresentato
Quali affermazioni si riferiscono al linguaggio performativo?
A: È finalizzato all'azione.
B: Riguarda sia le didascalie che i dialoghi.
C: Riguarda solo le battute dei dialoghi.
D: Non comprende l'uso di domande.
E: Si basa sull'uso frequente di imperativi.
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Italiano

Il testo drammatico e la scena
A: a. Il linguaggio usato nei testi drammatici assume un valore performativo.
B: b. Quando un attore recita, si serve di più linguaggi tra cui quello verbale.
C: c. In un testo drammatico il destinatario stabilisce il destinatore dell'oggetto.
D: d. I monologhi accelerano l'azione scenica.
E: e. Dalle battute dei personaggi si possono ricavare informazioni sugli antefatti della vicenda.
Vero o falso
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