Capitolo 11. Metodi cromatografici

10 esercizi
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Chimica

Simmetria dei picchi
Per ottenere un picco il più possibile simmetrico, è opportuno:
A: iniettare la minore quantità possibile di miscela
B: lavorare ad alta temperatura
C: lavorare a bassa temperatura
D: disporre di un sistema cromatografico molto efficiente
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Chimica

Selettività
Nei processi cromatografici su colonna, la selettività del sistema nei confronti di due diverse sostanze:
A: dipende dalla distanza fra i massimi dei picchi a esse relativi
B: è un parametro legato agli aspetti termodinamici e operativi del processo
C: è misurata dal rapporto fra i rispettivi tempi di ritenzione
D: è un concetto qualitativo che dipende più che altro dall'affinità delle sostanze per la fase mobile
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Chimica

Efficienza
L'efficienza di un sistema cromatografico:
A: è misurata dalla differenza fra i tempi di ritenzione e dipende dal flusso della fase mobile
B: esprime la compattezza delle bande e dipende sia dalla colonna sia da fattori extracolonna
C: è un parametro cinetico, che dipende anche dalla velocità con cui l'eluente attraversa il sistema
D: risente della pressione di ingresso dell'eluente nella colonna
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Chimica

Risoluzione
La risoluzione di due picchi cromatografici:
A: è misurata dal fattore di separazione
B: dipende unicamente dall'efficienza del processo
C: dipende dai processi cinetici e termodinamici che avvengono nel corso della separazione
D: è misurata dal rapporto fra i tempi di ritenzione e la larghezza dei picchi
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Chimica

Altezza equivalente al piatto teorico
L'altezza equivalente al piatto teorico:
A: è indipendente dalle condizioni operative
B: è una caratteristica specifica di ogni colonna
C: ha un valore minimo in corrispondenza di un determinato valore della velocità dell'eluente
D: non ha grande importanza pratica perché ciò che conta è la selettività del sistema
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4

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Chimica

Cromatografia di adsorbimento
Nella cromatografia di adsorbimento:
A: la fase stazionaria è un liquido che non interagisce con il campione
B: la fase stazionaria è un solido inerte
C: la fase mobile non può essere un gas perché le sostanze, in pratica, non vi si sciolgono
D: la fase stazionaria è un solido attivo
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Chimica

Cromatografia di ripartizione
Nella cromatografia di ripartizione:
A: la separazione non dipende dalla temperatura
B: la fase mobile deve essere un liquido o un gas
C: la fase stazionaria è un liquido con tensione di vapore elevata e/o chimicamente legato al supporto
D: la fase stazionaria è un solido con cui le molecole della miscela interagiscono, ma solo debolmente
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Chimica

Fase stazionaria
In un sistema cromatografico, il supporto della fase stazionaria:
A: dovrebbe essere praticamente inerte, per garantire che la separazione si verifichi con meccanismi controllati
B: non partecipa, in linea di principio, al meccanismo della separazione
C: deve essere costituito da particelle di varia granulometria, purché molto fine
D: deve partecipare in qualche misura al processo di separazione, per non compromettere la riproducibilità del sistema
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Chimica

Condizioni operative
Da un punto di vista operativo, una volta scelte la fase stazionaria e la temperatura di lavoro:
A: l'efficienza del sistema non può più essere modificata
B: la selettività del sistema può essere ancora migliorata agendo sul flusso dell'eluente
C: il flusso deve essere mantenuto costante per non compromettere la riproducibilità della separazione
D: si può migliorare la risoluzione del sistema, ma non la sua selettività
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Chimica

Capacità
La capacità di carico:
A: è la quantità minima di campione che la fase stazionaria può supportare
B: viene espressa in milligrammi (mg) di campione per grammo (g) di fase stazionaria
C: è proporzionale al volume della fase stazionaria
D: è un parametro limitante
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