Biologia - Scuola secondaria di secondo gradoIl sistema linfatico e l'immunitàLa risposta infiammatoriaIstamina, macrofagi, febbre, pus

Capitolo 8. Il sistema linfatico e il sistema immunitario

20 esercizi
SVOLGI
INFO

Biologia

Quale è la funzione principale dei linfonodi?
A: Allontanare dalla corrente linfatica batteri e cellule neoplastiche e attivare i linfociti.
B: Concentrare nella corrente linfatica batteri e materiali estranei e produrre proteine antimicrobiche.
C: Produrre gli enzimi capaci di contrastare attacchi batterici.
D: Distruggere il linfociti prodotti dal midollo osseo.
E: Connettere il sistema linfatico con i vasi sanguigni.
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Biologia

Il termine antigene
A: indica qualunque sostanza in grado di attivare il sistema immunitario.
B: è sinonimo di anticorpo.
C: indica un tipo di leucocita che attacca il DNA degli agenti patogeni.
D: indica una sostanza ad azione antimicrobica prodotta durante la reazione infiammatoria.
E: indica sostanze proteiche liberate da cellule infettate da virus.
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Le proteine del sistema del complemento
A: si legano alla superficie di alcuni agenti patogeni presenti nel sangue, causando lesioni sulle loro membrane cellulari.
B: sono prodotte e secrete dalle cellule già attaccate da virus e inducono una resistenza a tali virus nelle cellule vicine.
C: inducono la produzione di linfociti B da parte del midollo osseo.
D: sono fagociti capaci di inglobare gli agenti patogeni.
E: sono in grado di riconoscere particolari agenti patogeni e di agire specificatamente contro di essi.
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Quale, tra i seguenti agenti, NON appartiene al sistema di difesa innato (o aspecifico)?
A: L'acidità dei succhi gastrici.
B: I lisozimi presenti nella saliva e nel secreto lacrimale.
C: I fagociti e le cellule "natural killer".
D: Gli interferoni.
E: Gli anticorpi.
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Le immunoglobuline
A: sono secrete dai linfociti T attivati dai legami con l'antigene.
B: sono secrete dai linfociti B, attivati dai legami con l'antigene.
C: sono secrete dai macrofagi a seguito della fagocitosi di particelle estranee.
D: sono enzimi capaci di sciogliere la membrana palsmatica degli agenti patogeni.
E: sono secrete dai linfonodi infiammati.
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La selezione clonale consiste
A: nella moltiplicazione di cellule identiche che recano recettori specifici per il medesimo antigene.
B: nell'eliminazione delle cellule che portano recettori specifici per antigeni non più presenti nell'organismo.
C: nella produzione di cellule che recano recettori specifici per differenti antigeni
D: nella eliminazione dei macrofagi geneticamente identici che hanno già fagocitato agenti patogeni.
E: nella eliminazione di anticorpi prodotti dal medesimo tipo di linfocita B non più utili all'organismo.
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Quale è il ruolo dei macrofagi nella risposta immunitaria mediata da cellule?
A: Il macrofago svolge una selezione clonale producendo plasmacellule capaci di produrre anticorpi specifici per l'antigene fagocitato.
B: Il macrofago, dopo aver fagocitato l'antigene, lo rielabora ed espone parti di esso sulla superficie cellulare, in modo tale che possano essere riconosciute dalle cellule T helper.
C: Una volta fagocitato l'antigene, il macrofago si trasforma in una cellula T citotossica specializzata nella distruzione di cellule infette.
D: Una volta fagocitato l'antigene, il macrofago si trasforma in cellula T della memoria e attiverà una la risposta secondaria nel caso di un successivo attacco anche a distanza di anni.  
E: Il macrofago, dopo aver fagocitato l'antigene, inizia la produzione in grandi quantità di immunoglobuline IgG specifiche.
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Le placche di Peyer sono aggregati di follicoli linfatici che si trovano
A: in prossimità del fegato.
B: nella parete dell'intestino tenue.
C: immediatamente sotto la milza.
D: ai lati del timo.
E: nella faringe, accanto alle tonsille.
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Biologia

Le plasmacellule prodotte nella risposta primaria da linfociti B
A: secernono tutte lo stesso tipo di anticorpi con una elevatissima velocità.
B: si trasformano tutte in cellule B della memoria che saranno impiegate nella risposta secondaria.
C: si trasformano progressivamente in macrofagi che potranno essere utilizzati nella risposta secondaria.
D: si trasformano tutte in cellule T helper, stimolando così la produzione di altri linfociti B.
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Quando un tessuto viene danneggiato, le cellule liberano istamina e chinine che provocano la ________ dei vasi sanguigni interessati, ________della permeabilità dei capillari e ________ granulociti neutrofili e monociti del sangue. Contemporaneamente sono ________i recettori dolorifici della zona.
Completamento chiuso
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Quale tra le seguenti affermazioni relative ai linfonodi è corretta?
A: La parte esterna del linfonodo contiene i follicoli dove proliferano i linfociti T che daranno origine alle plasmacellule.
B: Nella zona corticale si trovano i linfociti T che non circolano continuamente tra il sangue, i linfonodi e la linfa.
C: Nella parte interna sono situati i linfociti B e i macrofagi.
D: Nella midollare si trovano le cellule dendritiche dotate di attività fagocitaria.
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Individua l'affermazione corretta relativa al processo di differenziamento e maturazione dei linfociti T.
A: Il midollo osseo è il sito di origine dei linfociti T, mentre il timo è l'organo in cui avviene la loro maturazione e selezione.
B: Diventano immunocompetenti vergini nel midollo osseo che è anche il sito della delezione clonale.
C: A livello della milza imparano a distinguere tra self e non-self e subiscono un complesso processo di delezione clonale.
D: I linfociti T che superano il processo di delezione lasciano il timo e migrano nei linfonodi dove avviene il contatto con gli anticorpi.
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I linfociti T helper (due risposte corrette)
A: liberano sostanze che contribuiscono ad attivare l'azione sia delle cellule B che T.
B: liberano sostanze che reprimono l'azione sia delle cellule B che T.
C: liberano sostanze che facilitano la trasformazione delle cellule T e B in cellule della memoria.
D: producono perforine e granzimi per uccidere le cellule bersaglio.
E: producono sostanze che amplificano l'attività dei macrofagi.
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Indica tra le seguenti affermazioni relative alla struttura di un anticorpo quella corretta.
A: Gli anticorpi sono dei complessi proteici costituiti da quattro catene polipeptidiche di dimensioni uguali, unite tra loro.
B: La parte superiore della Y è una zona a sequenza costante che rappresenta il sito di legame per l'antigene.
C: Ogni anticorpo possiede due siti di legame differenti, uno per ogni braccio, per poter legare più antigeni.
D: Le regioni costanti si trovano nella parte inferiore della Y e sono uguali per tutti gli anticorpi di una stessa classe, ma variano tra classi diverse.
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Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?
A: La risposta immunitaria umorale è condotta dai linfociti T che maturano nel momento in cui i recettori di superficie si legano con gli antigeni.
B: Esistono numerosi linfociti B, ognuno con un recettore specifico per un antigene diverso e, quando un antigene entra nel corpo, si lega ai linfociti B che possiedono il recettore corrispondente.
C: Durante l'espansione clonale si ha una rapida moltiplicazione dei linfociti B che per la maggior parte si differenziano in plasmacellule capaci di produrre specifici anticorpi, ma che muoiono in un paio di settimane.
D: Le cellule della memoria prodotte durante la maturazione dei linfociti B gestiranno le risposte umorali secondarie.
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Gli anticorpi possono agire in modi differenti per inattivare gli antigeni, infatti si parla di:
A: precipitazione, quando gli anticorpi si legano ad antigeni insolubili formando complessi insolubili che precipitano.  
B: neutralizzazione, quando gli anticorpi si legano alle endotossine prodotte da alcuni batteri, impedendo il loro effetto dannoso.
C: fissazione del complemento, se gli anticorpi attivano una serie di proteine che facilitano la lisi cellulare della cellula estranea grazie alla formazione di fori nella membrana che permette all'acqua di uscire dalla cellula estranea.
D: agglutinazione, quando gli anticorpi possono legare più patogeni insieme, formando aggregati più facilmente eliminabili dai fagociti.
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L'attività delle cellule T helper è stimolata dalle cellule citotossiche e consiste nell'aggredire le cellule dell'organismo che sono state infettate da virus o divenute neoplastiche. Esse si legano alla cellula estranea e liberano istamina e citochine che creano danni alla membrana della cellula bersaglio.
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I macrofagi derivano dai neutrofili che si formano nel timo. Il loro ruolo fondamentale è la fagocitosi di particelle estranee e la loro eliminazione. I macrofagi sono anche in grado di secernere perforine, proteine importanti nella risposta immunitaria. Mentre i linfociti B riconoscono autonomamente l'antigene, i linfociti T hanno bisogno di cellule della memoria per catturare, processare e presentargli l'antigene, innescando così una risposta immunitaria specifica.
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Individua l'affermazione corretta relativa alla risposta immunitaria secondaria.
A: Nella risposta secondaria le cellule della memoria proliferano e producono un gran numero di plasmacellule che producono grandi quantità di anticorpi specifici per l'antigene, principalmente di tipo IgA.
B: La risposta immunitaria secondaria si verifica quando le cellule della memoria vengono sottoposte a successive esposizioni allo stesso antigene.
C: Questa risposta risulta molto più rapida di quella primaria non essendo necessaria l'espansione clonale dei linfociti B e nel giro di una settimana si raggiunge il massimo livello di anticorpi
D: Questa risposta è resa possibile grazie alla memoria immunologica, creata durante la risposta primaria, quando la maggior parte dei linfociti B si sono differenziati in cellule della memoria.
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Quale affermazione relativa all'immunità è corretta?
A: L'immunità attiva può essere acquisita artificialmente nel corso di infezioni batteriche o virali oppure naturalmente mediante somministrazione di un vaccino.
B: Sia nel caso dell'immunità attiva che passiva l'immunità si sviluppa a seguito del contatto tra gli antigeni e i linfociti B dell'organismo.
C: Nel caso dell'immunità passiva non si stabilisce la memoria immunologica, ma la durata è assai prolungata.
D: Il passaggio di anticorpi dalla madre al feto attraverso la placenta o il latte materno, un'iniezione di immunoglobuline sono esempi di immunità passiva acquisita naturalmente.
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