Capitolo 15. Turbidimetria e nefelometria

10 esercizi
SVOLGI
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Chimica

Turbidimetria e nefelometria
Turbidimetria e nefelometria:
A: sono la stessa tecnica, ma con nomi diversi
B: sono tecniche analoghe, ma differiscono nella precisione
C: si applicano solo a soluzioni perfettamente limpide
D: si basano sullo stesso principio, ma gli strumenti sono impostati in modo diverso
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Chimica

Diffusione di Rayleigh
La diffusione di Rayleigh:
A: spiega il colore azzurro del cielo
B: descrive il comportamento alla luce delle particelle colloidali
C: è analoga alla diffrazione
D: si verifica con particelle relativamente piccole
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Chimica

Lunghezza d'onda della luce incidente
La lunghezza d'onda della luce incidente:
A: influenza solo limitatamente il tipo di diffusione che si verifica
B: è determinante per il tipo di diffusione che si può verificare
C: è importante perché la diffusione si verifica solo nella regione del visibile
D: è correlata alle dimensioni delle particelle nel caso della diffusione
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Chimica

Analisi turbidimetriche
Le analisi turbidimetriche possono essere realizzate:
A: con diversi tipi di strumenti
B: in un modo solo, collocando il rivelatore in una ben determinata posizione rispetto al campione
C: con strumenti dedicati ma in generale anche con i normali spettrofotometri
D: solo se le particelle disperse nel liquido non danno diffusione
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Chimica

Tecniche turbidimetrico/nefelometriche
Le tecniche turbidimetrico/nefelometriche sono limitate solo a pochi elementi come Ag+, Cl e Cd2+?
A: Sì, perché solo questi danno precipitati stabilizzabili e quindi adatti allo scopo
B: No. Valgono per tutti i metalli pesanti
C: No. Servono anche nelle analisi ambientali
D: Sì, perché danno precipitati colorati
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Chimica

Unità di misura di turbidimetria e nefelometria
Le unità di misura di turbidimetria e nefelometria:
A: sono sempre espresse in termini di trasmittanza
B: cambiano con la temperatura del campione
C: dipendono dal modo in cui si effettuano le misure
D: non permettono di confrontare fra loro strumenti diversi
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Chimica

Anioni determinabili per via turbidimetrica
Quale di questi anioni difficilmente può essere determinato per via turbidimetrica?
A: Nitrato
B: Solfato
C: Cloruro
D: Fosfato
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Chimica

Tempistiche in turbidimetria
Quando si effettuano misure turbidimetriche, la tempistica:
A: è importante per via della relativa stabilità del sistema
B: non è necessario che venga seguita in modo molto rigoroso
C: è importante ma può essere rispettata con una certa elasticità
D: dipende dal colore delle particelle
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Chimica

Sfruttamento analitico dei fenomeni di diffusione
Tra i fattori determinanti, per uno sfruttamento analitico dei fenomeni di diffusione da parte di particelle colloidali, vi sono:
A: differenza tra l'indice di rifrazione delle particelle e quello della matrice
B: dimensioni delle particelle, che devono essere di un ordine di grandezza diverso dalla lunghezza d'onda della radiazione incidente
C: colore delle particelle e della matrice
D: entità della diffusione secondaria
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Chimica

Spettroturbidimetria
La tecnica spettroturbidimetrica:
A: consiste nel misurare la torbidanza di un campione a un'unica lunghezza d'onda
B: rappresenta un interessante ampliamento della turbidimetria
C: consiste nell'analisi delle dimensioni delle particelle in sospensione
D: ha applicazioni che interessano soprattutto la tecnologia delle emulsioni e delle polveri ma anche le analisi ambientali
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