Capitolo 11. Spettrofotometria IR

10 esercizi
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Chimica

Radiazioni nel medio infrarosso
Le radiazioni nel medio infrarosso:
A: non coinvolgono transizioni elettroniche
B: amplificano le naturali oscillazioni molecolari
C: inducono vibrazioni nei legami e negli angoli di legame
D: eccitano le molecole solo se queste si trovano nel proprio stato fondamentale
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Chimica

Assorbimento nell'IR
Per una data specie chimica, l'intensità dell'assorbimento di una radiazione IR a una determinata lunghezza d'onda dipende:
A: dall'intensità della radiazione incidente sul campione
B: dalla variazione del momento dipolare associata alla vibrazione
C: dal tipo di vibrazione
D: dalla costante di forza del legame coinvolto nell'assorbimento
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Chimica

Numero d'onda
Il numero d'onda:
A: si esprime in s–1
B: è direttamente proporzionale alla frequenza
C: si esprime in cm–1
D: è un numero adimensionale
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Chimica

Assorbimento di radiazioni IR
Quando un legame, in seguito all'assorbimento di una radiazione IR, passa al livello vibrazionale superiore:
A: aumenta l'ampiezza di oscillazione del legame, mentre la frequenza rimane costante
B: l'energia vibrazionale della molecola si mantiene praticamente costante, mentre l'energia rotazionale cambia
C: aumenta la frequenza di oscillazione del legame, mentre l'ampiezza rimane costante
D: la radiazione assorbita ha una frequenza uguale a quella naturale di oscillazione del legame
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Chimica

Lunghezze d'onda
La λmax di assorbimento che caratterizza un determinato gruppo funzionale nella regione dell'IR presenta valori:
A: tanto più bassi quanto più debole è il legame
B: tanto più bassi quanto più forte è il legame
C: che non dipendono dalla costante di forza del legame
D: che possono variare in modo significativo in funzione della struttura del suo intorno molecolare
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Chimica

Spettri IR
Lo spettro IR di una sostanza allo stato liquido o in soluzione:
A: è molto complesso perché contiene anche le bande di assorbimento rotazionale
B: può essere molto complesso perché contiene anche gli eventuali assorbimenti del solvente
C: è molto ricco di bande di varia intensità, non sempre perfettamente interpretabili, soprattutto nella regione denominata fingerprint
D: può comunque essere utile anche per l'analisi quantitativa
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Chimica

Spettrofotometria IR
La spettrofotometria IR trova il suo maggiore impiego:
A: nell'analisi qualitativa e specialmente nel controllo di qualità, perché i gruppi funzionali presentano sistemi di bande caratteristiche a numeri d'onda sostanzialmente indipendenti dal resto della molecola
B: nell'analisi quantitativa delle tracce di impurezze in campioni di ogni genere
C: nell'analisi qualitativa, ma solo di sostanze allo stato liquido, perché i gas danno spettri troppo complessi e i solidi troppo poco dettagliati
D: nell'analisi degli inquinanti dell'aria
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Chimica

Analisi qualitativa di composti inorganici
La spettrofotometria IR è utile anche nell'analisi qualitativa inorganica?
A: No, perché gli spettri dei sali presentano poche bande e per lo più molto ampie e quindi poco selettive
B: Poco, perché i sali sono tutti solidi ed è difficile registrarne gli spettri
C: No, perché gli spettri dei composti inorganici presentano una serie di bande molto affilate, dovute alla cristallinità e quindi difficilmente interpretabili
D: Più di quanto non si creda, anche perché il momento dipolare di molti sali è notevole e quindi assorbono intensamente
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Chimica

Tecnica HATR
La tecnica HATR consente di registrare spettri di campioni di miscele in polvere in modo molto rapido e con prestazioni soddisfacenti, anche lavorando con pochi milligrammi di sostanza. Quali possono essere gli inconvenienti di tale approccio analitico?
A: Nessuno e non a caso il metodo viene utilizzato ampiamente e con piena soddisfazione
B: Molto limitati, ma solo nel caso di miscele non omogenee
C: Potenzialmente significativi, se interessano anche la cristallinità del campione
D: Nessun problema, ma solo se il campione è omogeneizzato molto finemente
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Chimica

Interferogrammi
Gli interferogrammi:
A: contengono tutte le informazioni necessarie per identificare i campioni analizzati
B: sono di difficile lettura
C: vengono convertiti in spettri
D: sono di facile lettura
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