Wayfinding e orientamento: strategie, strumenti e supporti visivi
A: Le brochure di prodotto sono un esempio di comunicazione visiva ambientale.
B: La progettazione degli spazi collettivi urbani non deve tener conto dei principi del wayfinding.
C: Nella progettazione di guide visive per spazi chiusi, la coerenza tra segnaletica fisica e materiali informativi digitali migliora significativamente l'esperienza di orientamento dell'utente.
D: Le didascalie interpretative nei musei o nei parchi naturali sono un esempio di wayfinding.
E: Un pieghevole efficace per il wayfinding deve sfruttare la sequenza delle pieghe per rivelare le informazioni in modo progressivo, seguendo il naturale percorso dell'utente nello spazio.
F: La pubblicità OOH (Out Of Home) non ha alcuna influenza sul wayfinding nei contesti urbani.
G: I fogli di sala distribuiti durante eventi o conferenze non sono considerati strumenti di wayfinding.
H: In una brochure informativa per l'orientamento in spazi complessi, le mappe semplificate sono più efficaci di quelle dettagliate e in scala.
I: Le didascalie nei musei sono più efficaci quando integrano diversi livelli di lettura, dal titolo immediatamente visibile ai contenuti di approfondimento, per soddisfare visitatori con diversi interessi e disponibilità di tempo.
J: Un manifesto efficace deve privilegiare l'impatto visivo e la sintesi comunicativa, limitando il testo agli elementi essenziali per essere compreso rapidamente anche da distanze variabili.