Unità 7 - La filosofia nel Medioevo.

23 esercizi
SVOLGI
Filtri

Filosofia

I monaci salvano il patrimonio culturale classico.
Nei primi secoli del Medioevo, mentre in Occidente irrompono e si stabiliscono i popoli ________, il patrimonio della cultura classica viene almeno in parte salvato e conservato grazie all'opera dei monaci dell'ordine fondato da ________ (480-547). Negli scriptoria creati nei grandi ________, come quelli di Subiaco e ________, i monaci benedettini trascrivono a mano (perciò vengono detti «________») le opere dei grandi del passato, soprattutto di Cicerone e ________.
Completamento aperto
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

L'insegnamento diventa appannaggio dei monaci.
In quale epoca o schola l'insegnamento si sacralizza diventando appannaggio dei monaci?
A: Carolingia.
B: Evangelica.
C: Antidialettica.
D: Universale.
Scelta multipla
3

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

La nuova scuola.
Il primo organizzatore della nuova scuola è il monaco irlandese ________ (circa 730-804), maestro della schola palatina (così detta perché legata al palatium, la corte imperiale di ________) e autore di diversi manuali di grammatica, retorica, dialettica e teologia. È lui che fissa l'ordine pedagogico-culturale delle artes liberales, distinte in un primo ciclo, detto «trivio» (________, ________ e ________), propedeutico a un secondo ciclo, detto «quadrivio» (________, ________, musica e ________).
Completamento chiuso
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Boezio vs Pseudo-Dionigi.
Fai le corrette associazioni.
A: Negando di Dio tutto ciò che Dio non è, vengono eliminati tutti i limiti logici che sono in contraddizione con la sua assoluta perfezione. In questo modo, la teologia negativa appare come l'espressione estrema del pensiero umano.
B: È l'autore di Corpus Dionysianum.
C: Nacque a Roma.
D: La preoccupazione su cui si basa la sua riflessione è di fissare un punto di partenza, una «posizione inoppugnabile» che tolga di mezzo tutte le controversie teologiche del suo tempo.
E: Nel suo Commentario all'Isagoge ("introduzione") di Porfirio alle Categorie di Aristotele, egli riflette sul problema che più tardi verrà denominato «questione degli universali».
F: Nel 524, spogliato di ogni carica, viene condannato a morte e rinchiuso nel carcere di Pavia. È qui che scrive i cinque libri, in prosa e in versi, della sua opera più famosa.
Domande in serie
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Giovanni Scoto.
Giovanni Scoto.
A: L'esponente più importante della schola neoclassica è Giovanni Scoto Eriugena.
B: Scoto Eriugena studia le opere dei Padri greci e in particolare il Corpus Dionysianum, che traduce in latino insieme ad altri scritti della patristica greca.
C: Col termine "universo" Scoto Eriugena intende la totalità del reale, che egli descrive come un «processo dialettico» in virtù del quale da un'unica e assoluta causa scaturiscono via via le diverse realtà (exitus), le quali a loro volta incessantemente ritornano alla loro origine (reditus).
D: Secondo Scoto non è possibile la dannazione eterna, poiché fin dall'origine l'uomo è predestinato al bene, ovvero al ritorno presso la causa assoluta (Dio), che però rimane rigorosamente distinto dalle sue creature.
Vero o falso
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Anselmo d'Aosta.
La dimostrazione dell'esistenza di Dio:
A: È indiretta: assume per assurdo la negazione della tesi e deduce la sua contraddizione.
B: Parte da un contenuto di fede.
C: È a priori.
D: Non fa uso di premesse di fede.
E: È diretta: dimostra la tesi partendo da certe ipotesi.
F: Il puro pensiero con la propria forza confuta l'ateo.
G: La considerazione della realtà impone che si ammetta l'esistenza di Dio.
H: È a posteriori.
Domande in serie
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Abelardo.
Abelardo è il primo filosofo classico che riconosce alla teologia un ambito e uno statuto specifici e definiti. Per Abelardo è a partire dalla teologia, cioè dalla forma pura della fede, che devono essere analizzate le diverse discipline, il cui valore scientifico è stabilito dal grado di corrispondenza alle regole dettate dalla fede stessa. La verità non consiste nell'identificazione del discorso teologica (sermo) con la realtà, ma nell'«adeguamento», cioè nella maggiore approssimazione possibile del discorso alla fede. Ne consegue che la verità presenta sempre un carattere assoluto: il piano teologico e quello ontologico sono infatti distinti.
Trova errore
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

La "questione degli universali".
Negli stessi anni in cui si confrontano dialettici e ________, riprende vigore il dibattito intorno alla cosiddetta «questione degli universali», affiorata già nel commentario di ________ all'Isagoge di ________. Nelle prime righe della sua opera, quest'ultimo, pone tre quesiti, senza dare una risposta:
•• se i termini ________ «________» e «specie» indichino ________ che possono essere oggetto di ________;
•• se, ammesso che esistano, sussistano separatamente rispetto agli individui o solo in congiunzione con essi;
•• se, ammesso che sussistano per sé, siano conoscibili a prescindere dagli individui.
Posizionamento
3

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Il concettualismo di Abelardo.
Per Abelardo:
A: - i realisti,
B: - i nominalisti
C: - gli universali
Domande in serie
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Abelardo e l'elemento fondamentale per lo stimolo alla ricerca.
Secondo Abelardo, quale "elemento" occorre accogliere come stimolo alla ricerca?
A: Il dubbio.
B: Il dogma.
C: Dio.
D: La religione.
Scelta multipla
3

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

L'islam.
L'islam.
A: Per la filosofia arabo-islamica il concetto di un Dio infinitamente potente e onnisciente genera per contrasto la consapevolezza del limite dell'agire e del pensare dell'uomo.
B: Così gli studiosi più ortodossi approdano alla tesi secondo cui, essendo la rivelazione incomparabilmente superiore rispetto alla ragione umana, si deve rinunciare a interpretarla.
C: Un carattere peculiare dell'islam è che la fede è un'«intuizione del cuore» mediante cui il credente scopre la verità rivelata nel Corano. Per questo lo studio del libro sacro è fondamentale nella formazione di ogni credente fin dalla fanciullezza.
D: La filosofia islamica – che significativamente viene chiamata falsafa, arabizzazione del greco philosophía – viene solitamente definita "araba" per una questione geografica.
Vero o falso
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Avicenna e Il Libro della guarigione.
Il Libro della guarigione è un'esposizione sistematica della ________, che comprende la ________ e le tre branche della filosofia ________.  In appendice alla ________ si trova poi la f________. Assieme al pensiero neoplatonico, la fonte a cui si rifà Avicenna è ________: la sua summa filosofica è dunque anche un'esposizione sistematica del pensiero ________.
Completamento chiuso
3

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Avicenna argomenta che l'esistenza reale ________ è la prima certezza che l'uomo attinge, attraverso la ________. Si tratta di una ________, confermata dalla dottrina ________ come intelligenza separata ________, dotata di esistenza spirituale propria, benché presente in esso. Ma ________ non può spiegarsi da sé; è necessario ammettere ________ la cui ________ è l'________, perfettamente semplice, atto puro e necessario da cui derivano tutti gli esseri contingenti. Avicenna chiama questo essere puro «________», per distinguerlo da tutti gli altri enti che sono solo «possibili».
Posizionamento
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

La verità per Averroè.
Per Averroè una sola è la verità, ma essa viene comunicata secondo tre modalità o livelli: ________ (rivolto ai semplici credenti), ________ (che si addice ai maestri di teologia) e ________ (che si addice ai filosofi). Contrariamente a ciò che è stato a lungo sostenuto, Averroè non teorizza una "________ verità", ma una sola verità che può essere comunicata in tre diversi modi. Egli sostiene che ________ precede ogni distinzione concettuale, compresa quella che Avicenna pone tra ________ («il necessario») e le cose («il ________»). Il punto su cui poggia la certezza razionale che Dio esiste è il principio di causa efficiente, grazie al quale si approda alla concezione di Dio come creatore.
Completamento aperto
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Bonaventura e il triplice livello di conoscenza.
Bonaventura parla di un triplice livello di conoscenza:
•• scientifica, mediante cui si conoscono le cose materiali;
•• sapienzale, che eleva la conoscenza sensitiva a conoscenza intellettiva tramite l'astrazione;
•• sensitiva, che ha per oggetto le realtà spirituali e che viene raggiunta grazie all'illuminazione.
Trova errore
3

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Tommaso d'Aquino.
Tommaso d'Aquino si presenta come ________ – è magister theologiae – e tale vuole essere. Ma egli sa che, come insegna ________ in apertura della sua Metafisica, «tutti gli uomini per natura tendono al ________» e dalla conoscenza traggono ________. Inoltre, da teologo, è convinto che il credente deve «comprendere», per quanto possibile, la verità rivelata, dal momento che la ________ non distrugge ma ________ la natura umana (Gratia non tollit naturam, sed perficit). Inoltre, la dottrina cattolica, per potersi rivolgere a tutti gli uomini ("cattolico", alla lettera, significa "________"), deve prendere le mosse da ciò che la ragione umana può conoscere. Questo spiega perché, secondo Tommaso, il teologo deve essere anche filosofo.
Completamento aperto
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Tommaso e la filosofia come supporto della teologia.
Tommaso ritiene che la filosofia possa e debba svolgere una triplice funzione di supporto alla teologia, una triplice funzione che la configura come ancilla theologiae:
A: compito propedeutico
B: compito ermeneutico.
C: compito apologetico.
Domande in serie
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Le cinque vie di Tommaso per dimostrare l'esistenza di Dio.
Le cinque vie saranno dunque tutte a posteriori, muoveranno cioè esclusivamente dall'esperienza sensibile, o meglio, da particolari esperienze sensibili.
A: La prima via, e la più evidente, – scrive Tommaso – è quella che parte dalla ragione. È certo infatti, e consta ai sensi, che alcune cose si razionalizzano in questo mondo. Ora, tutto ciò che è razionale é mosso da altro.
B: La seconda via parte dalla nozione di causa efficace: «Vediamo infatti che nelle cose sensibili vi è un ordine di cause efficaci». Anche in questo caso, Tommaso si appella a un'evidenza sensibile, quella che mostra come una cosa ne produce un'altra, mentre non può produrre se stessa.
C: La terza via:  Tutto ciò che può essere e non essere [cioè è possibile, contingente] ha una causa, poiché, siccome per sé sta in ugual rapporto all'essere e al non essere, se gli si appropria l'essere vuol dire che è intervenuta una causa. Ma nelle cause non si può procedere all'infinito [...], dunque è necessario porre che vi sia qualcosa che non è corruttibile [che non può non essere, che non è contingente].
D: Quarta via: il fatto empirico che ci siano solo cose buone, vere e nobili implica l'esistenza di un grado minimo di queste perfezioni, che altro non è che il pensiero, l'essere umano, vero e buono in sommo grado e in modo relativo.
E: Quinta via: la finalità che si riscontra in alcune cose, le quali, benché prive di intelligenza, raggiungono effetti che sembrano preordinati da un principio intelligente. Questo principio intelligente e ordinatore, che orienta tutte le cose in vista di un fine, è Dio.
Vero o falso
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Il cosmo in Tommaso.
Tommaso assume sostanzialmente la concezione ________ del cosmo. Di esso fanno parte anche le sostanze ________ immateriali: per ________, si tratta delle ________ motrici delle sfere celesti; per Tommaso, invece, si tratta degli ________, di cui egli parla diffusamente. Ma è sulla creatura "uomo", che maggiormente insiste Tommaso. Respingendo le dottrine che implicano una svalutazione ________, siano esse di origine gnostica, manichea o neoplatonica, Tommaso predispone – per così dire – lo spazio dell'agire dell'uomo, del lavoro con cui egli trasforma la terra a imitazione dell'opera creatrice di Dio.
Completamento chiuso
3

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Giovanni Duns Scoto.
Se Alberto Magno e ________ sono impegnati in un lavoro di sintesi tra teologia e filosofia, Duns Scoto esercita la sua logica affilata nel distinguere nettamente e senza compromessi:
•• ________ che ha per oggetto la rivelazione, si serve come metodo dell'interpretazione delle Sacre Scritture, ha come fine la salvezza eterna ed è quindi un sapere pratico (il suo scopo è persuadere l'uomo ad agire per la propria salvezza);
•• ________ che si occupa dell'ente in quanto tale, che viene analizzato per via deduttiva, attraverso dimostrazioni razionali, ed è quindi un sapere speculativo il cui fine è il puro conoscere;
•• ________ che concentra il proprio interesse nello studio della realtà naturale, che viene indagata attraverso il metodo induttivo, mirando alla conoscenza del mondo in cui viviamo.

Questa distinzione è destinata a segnare la fine della scolastica e l'inizio del pensiero ________.
Posizionamento
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

La teologia per Duns Scoto.
La filosofia deve necessariamente cedere il passo alla teologia. Nel prologo all'Opus oxoniense, Duns Scoto si chiede se la teologia possa essere considerata una ________; la sua conclusione, sulle orme di ________, è che sia più appropriato considerarla "________". Egli distingue tra:
•• «teologia ________», cioè la conoscenza intuitiva e perfetta che Dio ha di sé e del mondo creato;
•• «teologia dei ________», cioè la conoscenza intuitiva, parziale e contingente, che i beati hanno di Dio e delle nature create;
•• «teologia ________», cioè la conoscenza che possono raggiungere gli uomini, pellegrini (viatores) su questa terra.
Completamento aperto
5

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Ockham.
Ockham.
A: La conoscenza intuitiva di una cosa è «quella conoscenza in virtù della quale si può sapere se una cosa esiste o non esiste, di modo che, se una cosa esiste, subito l'intelletto la giudica esistente e conosce con evidenza che essa è».
B: La conoscenza intuitiva può essere solo di natura intellettiva, dal momento che
l'intelletto conosce intuitivamente i propri atti e, in generale, i moti dell'anima, come
l'amore, l'odio, il piacere e il dolore.
C: A quella intuitiva si accompagna sempre la conoscenza astrattiva, «in virtù della quale non si può sapere con evidenza di una cosa contingente se esiste o non esiste».
D: La conoscenza astrattiva consiste nel pensare un concetto relativo.
Vero o falso
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza

Filosofia

Autori a confronto.
Fai le corrette associazioni.
A: Marsilio da Padova
B: John Wyclif
C: Meister Eckhart
Domande in serie
4

Il punteggio di un esercizio è determinato
dalla difficoltà: da 1 (più facile) a 5 (più
difficile).Vuoi saperne di più? Consulta il
Centro Assistenza