Unità 5 - Le filosofie ellenistiche

23 esercizi
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Filosofia

L'Ellenismo.
Il termine "ellenismo" è stato introdotto nel Novecento dallo storico tedesco Johann Gustav Droysen per designare il periodo che va dalla morte di Cleopatra (323 a.C.) alla conquista romana dell'Asia Minore (31 a.C.). Il termine sarà esteso in seguito anche alla cultura latina dei primi secoli dell'era augustiana, caratterizzati dalla ripresa e dallo sviluppo di temi propri della cultura ellenistica greca.
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Filosofia

L'uomo ellenistico.
Estromesso dalla vita politica, da "cittadino" divenuto "________", l'uomo greco deve ripensare interamente la propria esistenza. Scopre così che non contano più le "virtù ________", ma solo le abilità tecniche e le capacità professionali, e che, col dilatarsi a dismisura dei confini del mondo, l'________ non può più coincidere con la dimensione politica, ma si restringe all'ambito individuale. Nasce così l'uomo ellenistico, che, alla ricerca di una nuova identità, la ritrova nella propria individualità, inedito orizzonte esterno alla dimensione della pólis, cementata da stretti legami comunitari.
Completamento aperto
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Filosofia

Lo scetticismo.
Lo scetticismo diventa un vero e proprio metodo filosofico grazie a …
A: Pirrone di Elide.
B: Timone di Fliunte.
C: Galeno.
D: Diogene di Sinope.
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Filosofia

Lo scetticismo.
Il filosofo peripatetico ________ (l'odierna Messina, vissuto nel I secolo d.C.), una delle fonti più importanti per la ricostruzione dello scetticismo antico, nella sua opera Sulla filosofia sostiene che la dottrina degli scettici si risolve nell'affermare che le cose sono tutte ________ e indifferenti, e che le nostre ________ e opinioni non sono né vere né false. La conoscenza del ________, secondo il pensiero scettico, passa infatti necessariamente attraverso la percezione ________. Da questa, però, è possibile trarre non ciò che è, ma solo ciò che appare, riverberato in mille modi, anche antitetici, nei diversi soggetti; sicché è possibile affermare solo ciò che appare, non che ad apparire sia l'essenza di ciò che è.
Completamento aperto
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Filosofia

L'atteggiamento del saggio.
L'atteggiamento mentale di rifiuto di tutte le opinioni ispira infine l'atteggiamento pratico: come le cose sono indiscernibili, così il saggio deve essere imperturbabile. L'________ è l'esito di un cammino che muove dalla consapevolezza dell'indifferenza delle cose e passa attraverso l'________. Il saggio resta come sospeso nell'indifferenza (________) e non si consuma vanamente nelle dispute. Da ciò consegue anche un altro tipico atteggiamento del saggio: l'________, che si concretizza nel non dire nulla intorno alla realtà, poiché è impossibile conoscerla secondo verità. Affrancato dalla passione di prevalere sugli altri, volentieri e con equilibrio egli si adegua alle consuetudini.
Posizionamento
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Filosofia

La ripresa dello scetticismo.
La ripresa dello scetticismo.
A: Tra il III e il II secolo a. C. anche il Liceo aristotelico assume un indirizzo scettico, approfondendo gli elementi aporetici presenti in Platone. Arcesilao (315-240 a.C.) e Carneade (214-129 a.C.), i due esponenti maggiori di tale indirizzo, si oppongono in particolare al dogmatismo della filosofia stoica, elaborando numerosi argomenti contro la pretesa verità di molti princìpi fondamentali di quella corrente filosofica.
B: L'insegnamento di Pirrone conosce una ripresa – per questo si parla di «neo-pirronismo» antico – con Enesidemo di Cnosso, attivo ad Alessandria intorno alla metà del I secolo a.C., autore di diversi scritti, tra cui spiccano i Discorsi pirroniani.
C: Nella terminologia scettica, i tropi sono modalità di argomentazione in grado di mostrare situazioni che generano opinioni contrastanti, nelle quali è impossibile stabilire che cosa è vero e che cosa falso, e dunque dare l'assenso.
D: Come le altre scuole ellenistiche, anche lo scetticismo si propone di procurare la felicità. Ciò che però, secondo Sesto Empirico, è peculiare dell'approccio pirroniano è il ritenere che tale obiettivo possa essere raggiunto solo attraverso la sensibilità, dal momento che noi possiamo dire solo come la realtà ci appare e non come veramente è.
Vero o falso
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Filosofia

Epicuro.
L'insegnamento di Epicuro, oltre che alle conversazioni, è affidato a un grande numero di opere (tra cui un immenso trattato in ________ libri sulla natura e scritti di contenuto etico e logico), andate quasi interamente perdute. Ci rimangono però per intero tre delle sue numerose Lettere: quelle indirizzate rispettivamente a ________ (un compendio della dottrina atomistica), a ________ (sui fenomeni astronomici) e a ________ (sulla morale) sono conservate nel libro X delle Vite dei filosofi di ________. Sono giunte a noi, inoltre, le Massime capitali, le Vaticanae sententiae (così chiamate perché contenute in un manoscritto vaticano del XIV secolo e pubblicate nel 1888) e un cospicuo numero di Sentenze e frammenti. Oltre al libro X delle Vite dei filosofi  e al De finibus di ________, una fonte di enorme importanza per la ricostruzione delle dottrine di Epicuro è il poema di ________De rerum natura. Scritto due secoli dopo la morte del maestro, il capolavoro del poeta latino è infatti considerato dalla critica un'opera fedelmente epicurea.
Posizionamento
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Filosofia

La «canonica» epicurea.
Cos'è la «canonica» epicurea?
A: La logica, intesa come strumento necessario a conoscere la verità.
B: L'etica , intesa come strumento necessario a condurre una vita migliore.
C: L'anima, intesa come archetipo della conoscenza.
D: La morale, intesa come metro di misura per poter conoscere la verità.
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Filosofia

La sensazione secondo Epicuro.
Secondo Epicuro, da cosa è prodotta la sensazione?
A: Dal tatto.
B: Dall'immaginazione.
C: Direttamente dagli oggetti.
D: Da flussi di atomi.
Scelta multipla
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Filosofia

Gli atomi per Epicuro.
Per Epicuro gli atomi sono ________ di numero e hanno un numero indefinito, sebbene non ________, di ________; essi hanno peso e ________, e sono ________. Interpretando il movimento come una caduta verticale dall'alto in basso, e senza ricorrere ad alcun tipo di finalità estrinseca, Epicuro introduce il ________ come condizione fondamentale per spiegare quell'ordine del mondo che il vortice democriteo non sembrava in grado di giustificare. All'obiezione che alto e basso non hanno senso in uno spazio infinito, Epicuro – rivelando un incoercibile punto di vista antropocentrico* – sostiene che alto è ciò che sta sopra la nostra ________ e basso ciò che sta sotto i nostri ________.
Completamento aperto
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Filosofia

Gli dei, l'uomo e l'anima per Epicuro.
Gli dei, l'uomo e l'anima per Epicuro.
A: Epicuro nega l'esistenza degli dei.
B: Secondo Epicuro l'uomo è frutto di un incontro tra atomi.
C: La civiltà è per Epicuro un dono degli dei, come raccontano molti miti.
D: Per Epicuro l'anima dell'uomo è composta di atomi piccolissimi, mobilissimi e sferici.
Vero o falso
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Filosofia

Il piacere per Epicuro.
L'identificazione di piacere e bene avvicina la teoria di Epicuro a quella ________. Tuttavia, mentre ________ intendeva il piacere come movimento dolce e il dolore come movimento violento, e non considerava ________ come piacere ma soltanto come condizione intermedia, Epicuro ritiene invece che proprio lo stato ________, ottenuto rimuovendo il dolore, costituisca l'essenza ________. Ancor più netta è la distinzione che separa l'etica di Epicuro da quella di Platone e di ________. Tutti e tre si prefiggono di indagare le condizioni ________, ma solo Epicuro identifica quest'ultima con una vita colma di ________. Inoltre, mentre per Epicuro nessun piacere è ________, perché male è solo il dolore, per gli altri vi sono piaceri buoni e piaceri ________. Infine, mentre per Platone e ________ la virtù è parte costituente della felicità, per Epicuro essa è soltanto un mezzo per conseguirla.
Completamento chiuso
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Filosofia

La felicità come assenza di turbamento.
Chi seguirà i dettami della ragione, proverà dapprima il piacere «________», che deriva dall'appagamento di un ________, ovvero dalla rimozione del dolore (e del turbamento) di cui il desiderio è manifestazione. Successivamente, proverà il piacere «________», riservato a chi vive imperturbabile, nella totale assenza del dolore e nel piacere che ne deriva, avendo rimosso tutto il dolore legato al bisogno. L'allontanamento dalle sofferenze del corpo per approdare allo stato di assenza di dolore fisico (________) non coincide ancora con il vero piacere e il sommo bene. Essa deve quindi essere accompagnata da una condizione di imperturbabilità dell'anima (________), che può essere raggiunta solo attraverso la retta pratica della ________.
Posizionamento
5

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Filosofia

Il tetrafarmácon.
Un antico frammento attribuito all'epicureo Filodemo di Gadara (I secolo a. C.) riassume in quattro brevi sentenze il succo dell'etica di Epicuro. Il frammento, mutuando il termine dalla tradizione medica, parla di un quadruplice farmaco (________), che il saggio deve sempre tener presente:

La ________ non fa paura.
La ________ è priva di ogni rischio.
Il ________ è facile da acquistarsi.
Il ________ è facile da sopportare.
Completamento aperto
5

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Filosofia

La morte secondo Epicuro.
La morte non è un passaggio da uno stato all'altro, ma un salto nel Paradiso: «Quando noi viviamo, la morte non c'è, quando invece c'è la morte, allora incontriamo Dio». Non ha dunque senso parlare della nostra, ma solo dell'altrui anima, dal momento che la nostra condizione di viventi è interamente al di qua della morte: nessuno ha esperienza della propria vita.
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Filosofia

Il fondatore dello Stoicismo.
Chi è stato il fondatore dello Stoicismo?
A: Crisippo di Soli.
B: Zenone di Cizio.
C: Seneca.
D: Cleante di Asso.
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Filosofia

La logica per gli stoici.
Con una metafora di origine stoica, riportata da Diogene Laerzio, la logica è paragonata …
A: Al guscio d'uovo.
B: Alla buccia dell'arancia.
C: Al torsolo della mela.
D: Al succo dell'uva.
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Filosofia

La base della teoria stoica della conoscenza.
Alla base della teoria stoica della conoscenza sta la convinzione che quando l'uomo nasce la sua anima è come «un ________» pronto a ricevere i segni della ________. Attraverso la ________, l'oggetto esterno agisce sui sensi e produce nell'________ un'impronta o impressione, «come il sigillo sulla cera». Essa dà luogo alla rappresentazione, che viene prima del ________. Le rappresentazioni generano la ________ che, a sua volta, consente la formazione di concetti generali, del tutto simili alle anticipazioni o prolessi degli epicurei. Senza le ________ non si possono avere né le rappresentazioni né i concetti.
Completamento aperto
5

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Filosofia

Il triangolo semiotico.
Il triangolo semiotico.
A: Il rapporto tra pensiero, linguaggio e realtà è per gli stoici più complesso di quanto non fosse per Aristotele, il quale li concepiva come un'infinità di parti, irrazionale e indescrivibile.
B: Gli stoici sostengono che la realtà non rimanda direttamente al significato, ma all'anima. Tra le cose esistenti e le parole c'è infatti un terzo elemento – l'anima, appunto – che, a differenza delle parole e delle cose, non è una realtà materiale.
C: Con la parola lektón ("enunciabile") gli stoici designano ciò che in una traduzione da una lingua all'altra, al mutare delle parole e del loro ordine, rimane immutabile, ed è ciò che nel parlare ciascuno razionalmente vuole comunicare.
D: È necessario distinguere tra la grammatica e la sintassi, da una parte, e la logica propriamente detta, o dialettica, dall'altra: quest'ultima indaga la verità o la falsità degli enunciabili, espressi in forma di proposizione.
Vero o falso
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Filosofia

Dio per gli Stoici.
Per gli stoici ________ è divina e ciò esclude la possibilità di una teologia come sapere esterno ________. L'insistenza con cui essi ribadiscono l'esistenza di dio tende esclusivamente a mettere in risalto che esiste un ordine ________. Il fatto che tutti gli uomini abbiano il senso del divino significa per se stesso che dio esiste, cioè che ________ è governato ________. Dio è dunque ________, forza e potere superiore all'uomo, principio attivo, razionalità immanente ________.
Completamento chiuso
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Filosofia

L'universo per gli Stoici.
Come viene concepito l'universo dagli Stoici?
A: Una sfera compatta e finita.
B: Una bolla liquida e espansibile.
C: Un flusso di atomi.
D: Un vapore evanescente.
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Filosofia

Pneuma, vita, cosmo.
Lo pnéuma, che è fuoco ________.
La vita dell'universo culmina in una conflagrazione ________ (ekpýrosis).
Alla totale distruzione del cosmo segue una nuova ________ (palingenesi).
Completamento aperto
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Filosofia

Seneca.
C'è nell'opera di Seneca un'ininterrotta riflessione sulla virtù e sulla ________, caratterizzata dal sentimento della precarietà dell'esistenza, per cui «ogni giorno può essere l'________». C'è in lui una vera ossessione del ________: il tempo da non sprecare ma da vivere al meglio, il tempo da godere con sobrietà, il tempo dell'otium dedicato alla ________, fino all'ultimo tempo della morte, certa ma imprevedibile, e comunque da accettare serenamente. Quando vengano a mancare le condizioni essenziali per la virtù, ossia per l'esercizio della ratio e della voluntas, la morte può essere anticipata con il ________, messo però in atto non per paura – dal momento che la morte è «indifferente» al saggio – ma in nome della propria ________.
Completamento aperto
4

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