Unità 4 - Aristotele.

25 esercizi
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Filosofia

L'antagonista di Aristotele.
A quale altro grande filosofo viene contrapposto Aristotele tanto da essere considerato uno dei più grandi dualismi della storia delle idee, quello tra due modi fondamentali di concepire il mondo, tra due modi opposti di filosofare?
A: Gorgia.
B: Pitagora.
C: Platone.
D: Socrate.
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3

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Filosofia

La vita di Aristotele.
La vita di Aristotele.
A: Diciassettenne, nel 367 si reca ad Atene ed entra nell'Accademia platonica. Vi rimarrà per circa vent'anni, prima come allievo, poi come insegnante e collaboratore di Platone.
B: Alla morte di Platone, avvenuta nel 348, l'Accademia passa sotto la guida di Aristotele, pupillo del maestro.
C: Fu tutore di Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno.
D: Tra il 335 e il 334 fonda una sua scuola, il Liceo, così chiamato perché situato nel giardino di Apollo Licio.
Vero o falso
4

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Filosofia

L'esistenza delle idee per Aristotele.
Aristotele afferma che l'esistenza delle idee non è ________: gli argomenti proposti da Platone per raggiungere quest'obiettivo non riescono, a suo parere, nel loro intento. L'argomento secondo cui le idee sarebbero necessarie per fornire oggetti ________ e immutabili alle scienze non è sostenibile, perché sarebbe come affermare che, affinché un sapere sia ________, occorre che lo sia anche il suo oggetto: ciò, tuttavia, non equivale a dimostrare l'esistenza stessa dell'oggetto ________.
Completamento aperto
4

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Filosofia

Aristotele su Platone.
Per Aristotele i rapporti ammessi da Platone tra idee e immaginazione, come quelli di «partecipazione» e di «dimostrazione», sono più «un parlare a vuoto e un fare uso di mere azioni» che un argomento filosofico. In effetti, è possibile che nasca qualcuno simile a Socrate senza dover ammettere che esista un Socrate come modello, e tanto meno un "Socrate mortale" da imitare.
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4

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Filosofia

Gli uomini tendono al sapere.
«Tutti gli uomini per natura tendono al sapere»: è questo il celebre esordio di quale opera aristotelica?
A: Metafisica.
B: Etica Nicomachea.
C: Órganon.
D: Grillo o sulla retorica.
Scelta multipla
4

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Filosofia

La perfetta sapienza.
La definizione della perfetta sapienza: «________ che riguarda certi princìpi e certe cause», i princìpi e le cause «ultime» o «prime» ________, al puro scopo di conoscerle. Quelle che rispondono a questa definizione sono dette ________, volte cioè alla pura conoscenza o ________ (theoría), e a null'altro. Esse sono la ________, la ________ e la «filosofia prima». Il loro oggetto sono gli enti necessari, cioè gli enti che sono necessariamente quello che sono.
Completamento chiuso
3

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Filosofia

La scienza degli esseri non separati dalla materia.
Qual è per Aristotele la scienza che «si occupa degli esseri non separati dalla materia né immutabili»?
A: La tecnologia.
B: La fisica.
C: La filosofia.
D: L'antropologia.
Scelta multipla
3

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Filosofia

Cose che dipendono e non dipendono dall'uomo.
Completa lo schema.


TIPI DI COSE→ Cose che non dipendono dall'uomo
                 ↓
PROPRIETA' → ________
                 ↓
ATTEGGIAMENTO POSSIBILE → ________
                 ↓
TIPI DI SCIENZE CORRISPONDENTI → ________


TIPI DI COSE→ Cose che dipendono dall'uomo
                 ↓
PROPRIETA' → ________
                 ↓
ATTEGGIAMENTO POSSIBILE → ________
                 ↓
TIPI DI SCIENZE CORRISPONDENTI → Pratiche

ATTEGGIAMENTO POSSIBILE → ________
                ↓
TIPI DI SCIENZE CORRISPONDENTI → ________
Posizionamento
5

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Filosofia

La struttura linguistica elementare.
Secondo Aristotele, la struttura linguistica elementare è ________. Essa è costituita dalla relazione tra un ________ e un ________, in cui quest'ultimo è sempre esprimibile nella forma del ________. Aristotele raggruppa tutti i possibili predicati in dieci modalità fondamentali o categorie:
- ________ (quando un termine, per esempio "cavallo", indica "questo determinato cavallo qui", che è tale in quanto non può appartenere a nessun'altra cosa individuale);
- ________ ("pesante cinque libbre");
- ________ ("bianco e rosso");
- ________ ("doppio rispetto a qualcosa");
- ________ ("in casa");
- ________ ("di mattina");
- ________ ("seduto");
- ________ ("armato");
- ________ ("lodare");
- ________ ("essere lodato").
Posizionamento
5

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Filosofia

Le proposizioni.
Le proposizioni.
A: La logica aristotelica si occupa del discorso apofantico (logós apophantikós), ovvero esamina quelle proposizioni che dicono qualcosa della realtà e di cui quindi si può stabilire la verità o la falsità tramite il confronto con il reale stesso (quelle che, con termini contemporanei, si dicono "dichiarative").
B: Nell'ambito dell'indagine di Aristotele incluse anche quelle proposizioni che esprimono preghiere, comandi o richieste: si tratta di proposizioni che non possono essere né vere né false – semmai, possono essere efficaci o persuasive.
C: Aristotele distingue poi vari tipi di proposizione in base a due aspetti formali: la qualità e la quantità. In relazione al primo aspetto, le proposizioni possono essere universali o particolari; in relazione al secondo aspetto esse possono essere affermative ("Tutti gli uomini sono intelligenti"), o negative("Socrate è intelligente"), a seconda che il soggetto sia positivo, si riferisca a una certa classe di individui oppure sia un individuo o un singolo ente.
D: Mentre dalla verità dell'universale è possibile inferire la verità della particolare, dalla verità della particolare non è invece possibile inferire la verità dell'universale: se dalla proposizione "qualche uomo è intelligente" non è possibile arrivare alla conclusione che "tutti gli uomini sono intelligenti", è viceversa possibile concludere che se "tutti gli uomini sono intelligenti", allora "qualche uomo è intelligente". Di contro, mentre dalla falsità dell'universale non si può inferire la falsità della particolare, dalla falsità della particolare si può inferire la falsità dell'universale.
Vero o falso
4

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Filosofia

La logica aristotelica.
La logica aristotelica viene spesso definita …
A: Sillogistica.
B: Metafisica.
C: Pragmatica.
D: Assurda.
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3

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Filosofia

Il rapporto tra due termini.
Ogni rapporto tra i due termini può presentarsi in quattro forme diverse (universale/particolare e affermativa/negativa). Per esempio, l'enunciato MP può essere:
A: Universale affermativo
B: Universale negativo
C: Particolare affermativo
D: Particolare negativo
Domande in serie
4

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Filosofia

Sillogismi.
________, MaP
________, SiM
________, SiP
________, SaM
________, SaP
Posizionamento
5

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Filosofia

L'oggetto della fisica.
Per Aristotele oggetto della fisica sono gli «esseri ________ e divenienti». Già in questa premessa è possibile apprezzare il cambio di passo compiuto da Aristotele: l'indagine non è più rivolta alla natura intesa come un'unica realtà dotata di determinate proprietà, ma ________, ossia a un certo tipo di sostanze che hanno la caratteristica di essere ________ e ________. Ed è proprio con il riconoscimento dell'evidenza immediata del divenire che si apre il primo libro della ________: «Poniamo a fondamento della nostra indagine questa affermazione: che gli enti della natura sono ________, il che è evidente per intuizione». L'errore fondamentale in cui è incorso Parmenide, osserva Aristotele, è stato quello di «assumere l'essere in senso ________», mentre l'esperienza mostra con tutta evidenza che l'essere è ________ e diveniente.
Completamento chiuso
4

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Filosofia

I quattro tipi fondamentali di mutamento o divenire.
Aristotele passa quindi a distinguere i tipi fondamentali di mutamento o divenire, e ne individua quattro.
A: Alterazione.
B: Accrescimento e diminuzione.
C: Traslazione.
D: Generazione e corruzione.
Domande in serie
4

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Filosofia

Gli elementi del mutamento.
Aristotele afferma  che in ogni mutamento non sono due ma tre gli elementi a entrare in gioco: ________ (hypokéimenon, "________") e due opposti che si succedono in esso, ossia ________ e ________ (morphé o éidos). Il divenire consiste dunque nel passaggio di un sostrato dalla privazione (o mancanza) di una certa forma al possesso della forma stessa.
Posizionamento
3

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Filosofia

Le quattro cause di Aristotele.
Aristotele indaga su quali siano i tipi di cause. Esse sono quattro:
•• la causa ________ è «ciò da cui qualcosa si genera ed è immanente a esso». Il legno è la causa ________ della statua;
•• la causa ________ è «la forma o modello o definizione dell'essenza»; essa identifica la struttura di una cosa, ciò per cui una cosa è quello che è. Per esempio, Zeus è la causa ________ della statua, perché è proprio il padre degli dèi che essa rappresenta;
•• la causa ________, individuata da Aristotele attraverso l'osservazione del modo in cui si generano gli enti, ma già a suo avviso intuita da alcuni "fisici" come Empedocle (Amore e Odio) e Anassagora (il Noús), è ciò che dà inizio al mutamento, ossia «ciò a partire da cui» una cosa è diventata quello che è; per esempio, lo scultore Fidia è la causa ________ della statua di Zeus;
•• la causa ________ è «ciò in vista di cui avviene il mutamento», il fine o lo scopo verso cui una cosa tende; per esempio, l'onorare il dio è la causa ________ della statua.
Completamento aperto
5

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Filosofia

Lo spazio.
Aristotele definisce lo spazio (tópos) come …
A: «Un contenitore che racchiude il vuoto».
B: «Un vaso dalla forma ben definita».
C: Il «limite immobile che contiene l'oggetto, essendo a esso contiguo».
D: Una sorta di «contenitore vuoto e senza proprietà nel quale sono collocati e si muovono oggetti dotati di qualità».
Scelta multipla
3

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Filosofia

La sensazione.
L'attività primaria dell'anima materiale è la sensazione: «la sensazione si determina nel subire staticità e affezione: infatti sembra essere un'affermazione». Si tratta di un processo non volontario ma automatico: gli organi di senso sono suscettibili di essere "alterati" o "modificati" dalle qualità statiche (colore, odore, sapore, suono, caratteristiche tattili) di un oggetto e lo possono essere direttamente (come nella sensazione tattile) o indirettamente (come nella sensazione ottica, che necessita della luce). A loro volta, le qualità statiche sono percepibili da parte degli organi interni. La sensazione, quindi, consiste nel passaggio dalla potenza all'atto sia degli organi interni sia delle qualità statiche. La sensazione, dunque, non è una semplice sostituzione di uno stato col suo opposto, ma la realizzazione di una potenza, un avanzamento di qualcosa verso se stessa, o meglio: verso l'attuazione dello scopo.
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5

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Filosofia

La metafisica.
L'aggancio più immediato tra fisica e metafisica si coglie nel passaggio dalla ________ alla dottrina delle sostanze immobili messa a tema in modo specifico nel XII libro della Metafisica, nella cui prima parte, significativamente, Aristotele sembra riassumere la sua dottrina ________ sul problema del divenire. Egli ricorda come ogni scienza sia ________ delle cause, aitiologia (aitiologhía), ma specifica che la ________ prima è per dignità il più alto tra tutti i saperi perché è ricerca e ________ delle cause prime.
Completamento aperto
4

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Filosofia

L'attività che non implica movimento.
Qual è, secondo Aristotele, l'unica attività che non implica movimento ed è compatibile con l'assoluta immobilità del motore immobile?
A: Il pensiero.
B: La vita.
C: L'amore.
D: La sensazione.
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Filosofia

L'etica in Platone e in Aristotele.
Platone.
Oggetto → ________
Statuto epistemologico → ________
Carattere → ________
Soggetto → ________

Aristotele.
Oggetto → ________
Statuto epistemologico → ________
Carattere → ________
Soggetto → ________
Posizionamento
5

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Filosofia

La filosofia pratica.
L'oggetto della filosofia pratica è ________: esso è per sua natura contingente, vario, ________ e non si presta a un'indagine ________, che risulta appropriata solo quando l'oggetto è ________, in sé e per sé ________, come sono gli oggetti delle scienze ________. Per questa ragione, il metodo della ricerca morale sarà prossimo ________ e, di conseguenza, metterà capo a un sapere ________ e valido soltanto «________».
Completamento chiuso
5

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Filosofia

Tre generi di vita aristotelici.
Seguendo uno schema probabilmente consueto all'interno dell'Accademia, Aristotele presenta tre generi di vita, ovvero tre modi di concepire la ________:
- la vita ________, propria della maggior parte degli uomini, che fa coincidere la ________ con il piacere del corpo;
- la vita ________, propria delle «persone raffinate», che intendono la ________ come onore e prestigio conseguiti nella vita pubblica;
- la vita ________, propria di chi concepisce la ________ come conoscenza della verità.
Completamento aperto
4

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Filosofia

Le virtù etiche e dianoetiche.
Le virtù etiche e dianoetiche.
A: L'ambito nel quale operano le virtù etiche è quella parte razionale dell'anima in cui nascono le riflessioni.
B: Le virtù etiche sono acquisite mediante l'esercizio e l'abitudine: esse consentono di formare l'éthos (quello che i latini chiameranno habitus), un atteggiamento stabile che a sua volta permette l'esercizio sempre più alto della virtù.
C: L'amicizia (philía) comprende per Aristotele solo gli affetti veri e propri (verso l'amico, il coniuge, i figli, la famiglia) .
D: La saggezza è una virtù etica.
E: La virtù della saggezza è più alta rispetto a quella della sapienza.
F: Le virtù dianoetiche (diánoia significa "ragione") sono quelle relative alla parte razionale dell'anima, cioè a quella parte che è esclusiva dell'uomo: da qui discende la loro eccellenza.
Vero o falso
5

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