Filosofia - Scuola secondaria di secondo gradoAttivitàTipologia di attivitàVita e opere dei pensatori

Unità 3 - Platone.

26 esercizi
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Filosofia

La morte di Socrate.
La morte di Socrate.
A: La morte di Socrate per alcuni gruppi socratici, cosiddetti "minori", ratifica l'esaltazione definitiva del progetto di sviluppare attraverso il dialogo un senso di responsabilità individuale, per il quale ciascuno, assumendo il proprio ruolo, possa concorrere alla riforma etica e politica della città.
B: Secondo i "minori", la stessa valenza politica del progetto risulta estranea all'autentico messaggio socratico, che essi individuano in una "liberazione" personale, in virtù della quale ciascuno, singolarmente, sappia bastare a se stesso (autarchia), rifuggendo dall'impegno politico.
C: Platone intende invece la morte di Socrate come prova del fatto che il maestro non si era adeguatamente misurato con la crisi della pólis.
D: Di qui la sua convinzione che per salvare la comunità politica può bastare un discorso rivolto al singolo individuo senza per forza delineare un ordine istituzionale, una forma di governo che trascenda l'uomo singolo per vincolarlo a una "costituzione" della pólis.
Vero o falso
4

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Filosofia

I gruppi socratici minori.
Tra i gruppi socratici "minori" i più importanti sono i cinici e i cirenaici. Il fondatore dei cinici è ________ (ca. 436-366 a.C.), discepolo di ________ e poi frequentatore della cerchia di ________. Alla morte di quest'ultimo, ________ si proclama interprete del suo messaggio, collocando al centro della propria riflessione l'________ socratica, intesa – in aperta polemica con ________ – come impossibilità di conoscere l'essenza delle cose e come impossibilità del discorso stesso, giacché di ogni singola cosa è possibile dire soltanto il nome ("la neve è neve"; "il bianco è bianco") e non è mai possibile enunciare giudizi con pretesa di verità ("la neve è bianca").
Completamento aperto
4

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Filosofia

Il fondatore della scuola cirenaica.
È considerato il fondatore della scuola cirenaica.
A: Aristippo.
B: Antistene.
C: Diogene.
D: Gorgia.
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3

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Filosofia

L'Accademia.
Nel 388 a.C. Platone prende il mare per raggiungere ________ (dove acquisisce importanti nozioni di geometria e astronomia), ________ (dove stringe amicizia col matematico ________) e infine ________, spinto dal desiderio di conoscere quella dottrina pitagorica che sembra coniugare felicemente ricerca filosofica e impegno politico. A ________ stabilisce un rapporto di amicizia con il pitagorico ________. Platone conclude il suo viaggio a ________, presso la corte del tiranno ________. Il tentativo di Platone di convertire il tiranno alle proprie idee politiche fallisce completamente. Ben più fortunato è l'incontro con il cognato del sovrano, ________, un giovane che diviene ben presto un entusiasta discepolo di Platone, suscitando così la gelosia del tiranno. Il tiranno non esita allora a imbarcare Platone su una nave che lo conduce sull'isola di ________, allora nemica di Atene. Qui, venduto come schiavo, Platone è riscattato da un ricco cittadino di Cirene e può tornare in patria. Lo scacco subìto non scoraggia Platone: appena giunto ad Atene fonda infatti l'Accademia (387 a.C.).
Posizionamento
4

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Filosofia

Platone e la sua spiegazione sulla mancanza di scritti socratici.
In quale delle sue opere Platone ha esposto le ragioni filosofiche del rifiuto socratico di scrivere?
A: Simposio.
B: Fedro.
C: Leggi.
D: Repubblica.
Scelta multipla
3

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Filosofia

Su queste cose non c'è un mio scritto, né ci sarà mai.In effetti la conoscenza di tali veritànon è affatto comunicabile come le altre conoscenze, ma, dopo molte discussioni fatte su questi temi,e dopo una comunanza di vita, improvvisamente, come luce che si accende dallo scoccare di una scintilla, essa nasce dall'animae da se stessa si alimenta.
                                                                                                                                                   
                                                                                        Lettera VII, 341c-d


Alcuni studiosi ritengono che questo passo autorizzi l'ipotesi che, accanto alle teorie esposte nei dialoghi rivolti ai politici ("dottrine essoteriche"), ve ne siano altre di cui Platone non avrebbe mai parlato ma che avrebbe esposto solo in forma scritta, destinate a piccole cerchie di iniziati ("dottrine esoteriche"). Aristofane, che ha frequentato per un ventennio la scuola di Platone, ci informa che si sarebbe trattato di un sistema di tipo moralizzante.
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3

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Filosofia

Il significato della theoria per Platone.
Platone avverte che, anche quando si leggessero tutte le sue opere, ciò non comporterebbe ancora il pieno disvelamento della ________. Ciò non significa che le sue opere non abbiano un legame con il disvelamento stesso, ma piuttosto, che esse costituiscono il cammino preparatorio, allo stesso tempo teoretico ________, all'evento finale ________. È questo per Platone il significato della theoría, ovvero della conoscenza ________ non contaminata dall'elemento sensibile. Essa è al di là del lógos, della "ragione-parola", dal momento che è ________, ovvero presenza immediata alla mente del mondo delle pure essenze. Ma questo mondo – è bene precisarlo – viene a noi proprio attraverso l'attività ________ ("lógos-ragione-parola"), che allontana dall'esperienza ________ e innalza alle essenze intelligibili. La theoría è di per sé oltre la ragione e la parola, ma è visione ________ ed è il lógos che porta a ________.
Completamento chiuso
4

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Filosofia

Ripartizione dei dialoghi platonici.
A: Primo periodo.
B: Secondo periodo.
C: Terzo periodo.
D: Quarto periodo.
Domande in serie
5

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Filosofia

I primi scritti di Platone.
I primi scritti di Platone sono …
A: Apologia di Socrate.
B: Critone.
C: Repubblica.
D: Simposio.
E: Leggi.
F: Fedro.
G: Crizia.
H: Gorgia.
Scelta multipla
4

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Filosofia

Le virtù secondo Platone.
Che cosa siano le virtù del coraggio (________), della temperanza (________), della santità (________) e della giustizia (prima parte di ________) sono gli interrogativi affrontati nei rispettivi dialoghi di Platone. Prima di affrontare i problemi intorno alla natura delle singole virtù, però, si pone l'esigenza di definire che cosa sia la virtù stessa: un compito che Platone si accinge a svolgere nel ________.
Posizionamento
5

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Filosofia

Contro i sofisti.
L'identificazione di virtù e sapere esige però che si chiarisca a quale sapere la virtù vada congiunta. Si capisce allora perché Platone apra, nell'________ e nel ________, una dura polemica contro il sapere dei sofisti e le loro tecniche: l'________ e la ________. L'________ raccoglie un buon numero di sofismi, cioè di ragionamenti capziosi costruiti sfruttando l'ambiguità delle parole e l'ambiguità sintattica di una frase, o assumendo una qualità dell'oggetto per l'oggetto medesimo: è la ricca strumentazione dell'________, patrimonio comune ai sofisti e ai ________. Grazie a essa è possibile dimostrare tutto e il contrario di tutto: per esempio, che può sapere solo chi non sa e, viceversa, solo chi sa; che l'errore non è possibile; che non è possibile dire il falso e così via.
Completamento aperto
5

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Filosofia

Le idee e la costruzione del sapere.
Le idee e la costruzione del sapere.
A: Platone non ha indicato con molta precisione quali siano le idee. Tuttavia, è possibile riconoscerne due tipi principali: le idee valore e le idee teoriche. Nei dialoghi più tardi si aggiungeranno altre idee, che corrispondono a gruppi o classi di pensieri designati con lo stesso nome e che costituiscono l'oggetto di tutte le possibili idee.
B: Le idee di valore includono il bello, il buono, il giusto, la temperanza.
C: Sul piano teorico e pratico, i saperi empirici e chi li possiede devono essere subordinati alla scienza delle idee e al filosofo che la possiede, nonché ordinati in modo tale da realizzare i fini che il filosofo ha il compito di stabilire.
D: Lo schema parmenideo dei rapporti tra verità-essere e opinione-apparenza, ripreso da Platone, viene praticamente ricopiato: esso prende il significato di schema rigorosamente escludente.
Vero o falso
4

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Filosofia

L'anamnesi.
Nel ________ Platone affronta il problema di come sia possibile la conoscenza, in una prospettiva che è ancora tipica della diatriba sofistica. Dopo aver incontrato varie difficoltà nel definire la ________, allo scopo di mostrare l'inefficacia del metodo socratico che muove dalla consapevolezza ________, ________ chiede: «Come potrai, o Socrate, cercare qualcosa che tu non sai affatto che cosa sia? Come potrai riconoscerla, qualora ti accadesse di imbatterti in essa, dal momento che non la conosci?». Socrate stesso, prima di rispondere, perfeziona così il quesito: «Guarda che argomento eristico adduci: che non è possibile che l'uomo cerchi ciò che sa né ciò che non sa; infatti né potrebbe cercare ciò che sa (dal momento che già lo conosce), né ciò che non sa, non sapendo che cosa ricercare».
Completamento chiuso
2

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Filosofia

La vera natura dell'uomo secondo Platone.
Il tema platonico dell'anamnesi riesce a mettere in luce quella che è la vera natura dell'uomo, ovvero …
A: Cercare nuovamente ciò che ha dimenticato e quindi perduto, la verità.
B: Perdere nuovamente ciò che gli è stato assegnato, la coscienza.
C: Cercare nuovamente ciò che ha dimenticato e quindi perduto, il senno.
D: Perdere e dimenticare ciò che ha imparato.
Scelta multipla
3

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Filosofia

L'iperuranio.
Poiché esistono per sé e sono immutabili e incorruttibili, le virtù non possono appartenere al mondo dell'essere. Ricorrendo al linguaggio mitico, Platone le colloca in una «regione extraterrestre»: l'iperuranio. Anche in questo caso il linguaggio, in quanto mitico, si rivela ambiguo.
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3

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Filosofia

L'anima come soggettività etico-religiosa.
L'idea dell'anima come "soggettività" etico-religiosa favorì la costituzione di gruppi ________, contrassegnati da precisi criteri di appartenenza che li differenziavano dalla comunità della ________. A distinguerli da quest'ultima era soprattutto il rifiuto della politica intesa come cura del benessere ________ dei cittadini, attività che portava a trascurare la sola cura degna dell'uomo: quella dell'________.
Completamento aperto
3

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Filosofia

Fedone.
Inserisci le parti mancanti nel giusto ordine.

Primo argomento
Generazione e corruzione avvengono tra contrari.
________.
________.


Secondo argomento
L'anima conosce le idee che sono eterne e incorruttibili.
________.
L'anima è affine alle idee.
________.


Terzo argomento
Ogni idea respinge il suo opposto.
________.
________.
Posizionamento
5

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Filosofia

La biga alata.
Facendo ricorso al linguaggio del mito, Platone distingue nell'anima individuale tre parti:
A: Sta per l'anima «concupiscibile», ossia la parte dell'anima che segue gli impulsi irrazionali (legati ai desideri e agli impulsi corporei) e le false opinioni, e che si ribella alla guida della ragione trascinando la biga verso il basso.
B: Rappresenta l'anima «razionale», chiamata a guidare l'individuo e a garantire l'unità dell'anima.
C: Raffigura l'anima «irascibile», ossia la parte dell'anima che tende alle cose belle e nobili e che si lascia docilmente guidare dalla ragione
Domande in serie
4

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Filosofia

Il superamento del modello soloniano della città.
Fin da Solone, e per tutto il V secolo, modello della città è la ________. In essa vi sono i necessari rapporti di subordinazione e il valore fondamentale del rispetto reciproco, fondati su una saggezza ________ che il grande legislatore deriva dal sacerdozio di ________, il principale centro religioso dell'Ellade. Una giustizia elementare, ispirata alla credenza ________, premia chi accetta il proprio ruolo e lo svolge rifuggendo dalla sopraffazione, mentre punisce chi viola la norma che regola i rapporti tra i cittadini assicurando pace alla città. Questo modello entra in crisi nel passaggio tra il V e il IV secolo, quando tensioni sociali e conflitti politici evidenziano l'emergere di sistemi di valore contrapposti, che la saggezza tradizionale basata sulla credenza ________ non è in grado di comporre. È in questo contesto che Platone si rende conto della necessità di superare il modello soloniano di città e propone un nuovo modello: non più la città come ________, ma come ________. Non si tratta però dell'________ socratica, monolitica e statica, ma di quella articolata, complessa e dinamica che Platone ha lungamente descritto.
Completamento aperto
4

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Filosofia

La città giusta e l'anima.
Parte dell'anima     Virtù       Classe sociale          Compito                                      
Concupiscibile  ________      ________     ________
Irascibile         ________     ________      ________
Razionale        ________      ________      ________
Posizionamento
5

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Filosofia

Il mito della caverna.
Il mito descrive i gradi della conoscenza, che può essere rappresentata – spiega Platone – come un segmento diviso in due parti, ciascuna delle quali è a sua volta divisa in due segmenti minori.
La prima parte del segmento maggiore rappresenta ________ (dóxa), che per Platone non è altro che la conoscenza sensibile, e che comprende:
•• ________ (eikasía), che si ha quando l'uomo prende per vere le immagini delle cose sensibili (corrispondenti, nel mito, alle ombre delle statue);
•• ________ (pístis), che si verifica quando l'uomo crede nella realtà delle cose sensibili (le statue) e pretende di costruire con la conoscenza di esse un sapere vero e stabile.
La seconda parte del segmento maggiore rappresenta invece ________ (epistéme), che per Platone coincide con la conoscenza ________. Essa esige il superamento dell'opinione (l'uscita dalla caverna alla luce del sole) e comprende:
•• la conoscenza ________ (diánoia);
•• ________ (nóesis), che si ha quando ogni riferimento al mondo sensibile è tolto e le idee sono contemplate in sé.
Completamento chiuso
4

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Repubblica.
Quale libro della Repubblica risponde al quesito sul valore di verità dell'arte?
A: Il libro X.
B: Il libro III.
C: Il libro VII.
D: Nessuno.
Scelta multipla
3

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Teeteto.
Nel Teeteto Platone si confronta con la gnoseologia ipotetica, secondo la quale ogni forma di conoscenza deriva dalle idee. L'importanza del confronto sta nel fatto che la gnoseologia ipotetica è antitetica alla teoria delle sensazioni. In altri termini, si tratta di stabilire se sia possibile costruire una scienza basandola sulle idee. Platone articola tale problema in tre momenti, corrispondenti a tre successivi interrogativi tra loro connessi:
•• se la scienza sia idea;
•• se la scienza sia «idea vera»;
•• se la scienza sia «idea vera accompagnata da immaginazione pura».
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5

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Parmenide.
La questione è posta dal discepolo di Parmenide, ________ di Elea. Egli parte dall'affermazione secondo cui ogni cosa è quella che è in quanto ________. Se si accetta quest'affermazione, continua ________, è possibile anche affermare che ogni cosa è simile a tutte le cose che sono in quanto sono. D'altra parte, precisa ________, è altrettanto vero che ogni cosa è quella cosa in quanto è dissimile da ogni altra. La conclusione di ________ è quindi la seguente: «se le cose che sono sono molte, esse devono essere simili tutte e anche tutte dissimili, e ciò è impossibile».
Completamento aperto
2

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Filosofia

Platone e le sue opere.
Platone e le sue opere.
A: Negli ultimi dialoghi, rimasti incompiuti, Platone affronta il problema politico da una prospettiva più ristretta e idealizzata rispetto a quella ideale della Repubblica.
B: Nel Politico egli assume non più l'idea del bene, ma le leggi della città come base per stabilire la giusta misura: la giustizia, in altri termini, deve tenere conto delle effettive situazioni storiche e dell'uomo concreto.
C: La centralità delle leggi costituisce il tema dell'omonimo dialogo. In quest'opera Platone si preoccupa di apprestare strumenti concreti che rendano possibili uno Stato reale, una giustizia effettiva e un governo operante.
D: Le leggi, espressione dell'umanità, diventano l'espressione necessaria di un concreto e intelligente equilibrio delle volontà degli uomini che formano lo Stato. In quest'ultimo dialogo, rimasto incompiuto, emergono tratti di un modello di Stato democratico.
Vero o falso
4

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Filosofia

Platone e le sue opere.
Fai le corrette associazioni.
A: Il mito di Prometeo.
B: Al discepolo Cebete che lo incalza, Socrate vuole dimostrare che se c'è qualcosa di bello oltre al bello in sé, ciò è possibile in quanto questo qualcosa è in relazione con il bello in sé. Allo stesso modo, qualcosa è grande o piccolo in quanto è in relazione con l'idea di grandezza o di piccolezza.
C: Punto di partenza e fulcro della riflessione platonica è la bontà del Demiurgo.
D: Platone parla soprattutto dell'oggetto dell'amore, la bellezza, ma indaga anche la natura dell'amore attraverso un racconto mitico che narra la nascita di Eros.
E: Socrate ha appena concluso una lunga e paziente riflessione volta a distinguere tra creazione e imitazione. Essa lo ha portato a definire l'arte come attività che imita la natura, la quale a sua volta imita il mondo ideale. In quanto «imitazione di imitazione».
F: Un dialogo in larga parte dedicato alle prove dell'immortalità dell'anima, Platone descrive anche il destino dell'anima dopo la morte e mostra come esso sia commisurato alla vita precedentemente vissuta.
Domande in serie
5

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