Economia - Scuola secondaria di secondo grado L'attività finanziaria dello Stato Il federalismo fiscale Forme di federalismo

Sezione F - Il decentramento fiscale e la struttura territoriale di governo (Unità F1,F2)

10 esercizi

SVOLGI

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Economia

Sezione F

La funzione di allocazione è svolta

A: Solo a livello centrale

B: A livello decentrato per i beni pubblici puri locali e per i beni pubblici misti locali

C: A livello decentrato solo per i beni pubblici puri locali

D: Solo a livello centrale e sovranazionale

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Economia

sezione F

L'ipotesi di Tiebout

A: Funziona nel caso di beni pubblici locali che producono benefici oltre i confini di ciascuna giurisdizione

B: Funziona in presenza di costi di mobilità

C: Funziona solo nel caso di beni pubblici locali che producono benefici confinati all'interno di ciascuna giurisdizione e solo in assenza di costi di mobilità

D: Funziona per qualsiasi servizio pubblico locale

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Sezione F

Una ragione contro il decentramento fiscale che la dottrina prevalente ritiene corretta è

A: Il decentramento, nel definire il sistema di entrate pubbliche, renderebbe più difficile l'applicazione del principio del beneficio

B: Il decentramento riduce sempre la responsabilità degli amministratori locali

C: Il decentramento potrebbe indurre ad una eccessiva proliferazione delle imposte con conseguente aggravio di adempimenti per i cittadini

D: Il decentramento determinerebbe sempre per l'ente locale una minore flessibilità gestionale

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Sezione F

Il finanziamento degli enti decentrati può avvenire

A: Tariffe/tasse, tributi propri, compartecipazioni, trasferimenti

B: Tariffe/tasse, tributi propri, sovrimposte, addizionali, compartecipazioni, trasferimenti

C: Tariffe/tasse, tributi propri, sovrimposte, trasferimenti

D: Tariffe/tasse, tributi propri, addizionali, trasferimenti

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Sezione F

A: Teorema del decentramento di Oates

B: Principio di sussidiarietà

C: Teoria del federalismo competitivo

D: Modello di Tiebout

E: Teoria dei club di Buchanan

Domande in serie

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Sezione F

A: La funzione pubblica che risulta più opportuno attribuire ad enti decentrati è quella di redistribuzione

B: Il teorema di Oates sostiene che l'offerta di beni e servizi differenziata a livello territoriale è sempre preferibile a un'offerta centralizzata e uniforme

C: La teoria dei club di Buchanan poggia sull'ipotesi che la dimensione ottimale di un ente locale si determina considerando, da un lato, che il costo dei servizi sarà tanto più elevato quanto maggiore è la popolazione e, dall'altro, che una popolazione numerosa determina fenomeni di congestione

D: Negli stati federali le funzioni più importanti, quali politica estera, politica economica e monetaria, difesa, sono riservate agli Stati federati

E: Con il decentramento viene eliminata la possibilità di conflitti disgreganti tra le diverse aree territoriali, in quanto anche le più povere non sono abbandonate a se stesse

F: Il principio di sussidiarietà orizzontale fa riferimento al contributo che possono dare allo sviluppo di una comunità soggetti che operano allo stesso livello gerarchico

G: Il modello di Tiebout conduce a soluzioni non soddisfacenti sul piano distributivo

H: Secondo i sostenitori del federalismo competitivo la concorrenza verticale fra Stato ed Enti locali e quella orizzontale fra Enti locali stessi produce servizi migliori

I: L'addizionale si calcola applicando un'aliquota sull'ammontare di un'imposta statale già esistente

J: L'imposta di soggiorno applicata dal Comune di Sanremo si dice esportabile nella misura in cui l'onere dell'imposta supera i benefici goduti dai turisti nel Comune stesso

K: Le imposte più adatte per gli Enti locali sono quelle sui beni immobili, in quanto collegate ai principi della non esportabilità e della capacità contributiva

L: Le compartecipazioni costituiscono una forma di finanziamento per gli enti locali derivante dal gettito di un'imposta decisa a livello statale

Vero o falso

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Sezione F

A: Sovraimposta

B: Addizionale

C: Tributi derivati

D: Fabbisogni standard

E: Compartecipazione

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Sezione F

A: La regola aurea della finanza pubblica prevede che le spese correnti debbano essere coperte dalle entrate correnti

B: Il rapporto tra entrate tributarie ed entrate correnti costituisce l'indice di autonomia finanziaria degli enti locali

C: Il saldo contabile di amministrazione definisce il livello di avanzo (o disavanzo) di competenza

D: L'obbligo per gli enti locali di limitare le spese per interessi passivi sui mutui entro una determinata percentuale delle entrate correnti costituisce il cosiddetto "vincolo dell'indebitamento"

E: Nel bilancio degli enti locali la classificazione della spesa in missioni ha lo scopo di individuare le funzioni principali e gli obiettivi strategici dell'ente

F: Nei "tributi ed entrate proprie" degli enti locali sono comprese le addizionali, sovrimposte e compartecipazioni

G: In base al principio dell'autonomia finanziaria, riconosciuto dall'art. 119 Cost., gli enti locali non possono ricorrere all'indebitamento

H: I Comuni con capacità fiscale inferiore alla media della classe di appartenenza, possono finanziare la spesa corrente anche attingendo a un fondo perequativo

I: Uno dei principi introdotti dalla legge delega 42/2009 per attuare il federalismo fiscale è il superamento del criterio del costo storico a favore del criterio del costo standard

J: Il costo standard è determinato prendendo a riferimento la Regione che garantisce la fornitura di tutti i servizi alle migliori condizioni di efficienza economica

K: I tributi derivati sono istituiti e regolati da leggi statali che ne destinano in tutto o in parte il gettito a favore delle Regioni e degli enti locali, senza che questi abbiano la possibilità di variarne la disciplina

L: Il fabbisogno standard è l'ammontare di risorse finanziarie necessario agli Enti locali per coprire, in condizioni di efficienza economica, le spese destinate alle funzioni fondamentali e ai livelli essenziali delle prestazioni

Vero o falso

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Sezione F

L'effetto di "traboccamento" (spillover) si verifica

A: Quando i confini territoriali degli enti decentrati coincidono con l'area geografica entro la quale l'attività svolta da tali enti manifesta i suoi effetti

B: Quando i confini territoriali degli enti decentrati non coincidono con l'area geografica entro la quale l'attività svolta da tali enti manifesta i suoi effetti

C: Quando vale il criterio dell'equivalenza

D: Quando vale il principio di corrispondenza

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Sezione F

Il teorema del decentramento di Oates si basa sull'ipotesi

A: Assenza di effetti di traboccamento (spillovers) e assenza di economie di scala

B: Assenza di effetti di traboccamento (spillovers) e presenza di economie di scala

C: Presenza di effetti di traboccamento (spillovers) e presenza di economie di scala

D: Presenza di effetti di traboccamento (spillovers) e assenza di economie di scala

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