Latino - Scuola secondaria di secondo grado Candidi soles Candidi soles / Dalle origini al tardo antico Lucrezio e il poema filosofico didascalico

Lucrezio e il poema filosofico didascalico

10 esercizi

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Lucrezio fra leggenda e condanna al silenzio

Secondo ________ (IV secolo d.C.), Lucrezio nacque nel ________, e, nei periodi di lucidità che gli concedevano una tregua dalla ________ prodotta da un ________, scrisse "alcuni ________", rivisti alla sua morte, avvenuta a ________ (50 a.C.), da Cicerone. Lo stesso oratore e uomo politico, però, nomina solo una volta Lucrezio, accennando alla sua poesia che brilla "di ingegno, ma anche di grande ________"; poi, in seguito alla condanna dei ________ della dottrina ________ diffusa dal suo poema, espressa attraverso un'invettiva diretta da parte di ________, II secolo d.C., ex silentio da parte dei posteriori, del poeta latino non abbiamo più alcuna traccia.

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L'epica didascalica

Dopo l'uso di Esiodo e dei filosofi presocratici il poema didascalico fu adottato in ambito ellenistico:

A: con l'intento degli autori di mettersi alla prova rivestendo argomenti "aridi" di una forma raffinata.

B: da autori come Arato e Nicandro che si occuparono di argomenti tecnici come l'agricoltura, la farmacologia e l'astronomia.

C: da Apollonio Rodio, che promosse l'epica scontrandosi con Callimaco, fautore dei componimenti brevi.

D: con l'intento di rivitalizzare un genere divenuto ormai arido e rozzo nella forma e di affidare ai suoi versi argomenti leggeri.

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Epicureismo e società romana

A: A chi è attribuita la frase "lathe biosas"?

B: Quale intellettuale romano fu acerrimo avversario dell'epicureismo?

C: Quale autore romano curò la pubblicazione del De rerum natura?

D: Quale poeta aderente all'epicureismo scrisse l'Eneide?

E: Quale poeta romano, nonostante la sua opera principale celebrasse l'imperium Romanum come volontà divina, era epicureo?

Domande in serie

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Gli argomenti trattati nei libri del De rerum natura

Il De rerum natura, "Sulla natura delle cose", è un poema in sei libri dedicato a Cicerone. I libri sono raggruppabili in coppie, la prima delle quali descrive l'universo secondo la fisica empedoclea; la seconda si occupa della natura dell'anima (il principio razionale) e dell'animus (il principio animale), la terza e ultima tratta della natura e della struttura dell'uomo. Lucrezio chiude il poema con la descrizione della peste di Cartagine, tratta dal racconto dello storico Polibio, conferendo una prospettiva provvidenziale all'opera con il trionfo della vita.

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Il proemio del De rerum natura

Il De rerum natura si apre con:

A: l'invocazione a una divinità, come nei poemi in esametri fin da Omero.

B: l'inno a Venere, feconda potenza creatrice della natura.

C: con un inno alla primavera, la potenza naturale che si sostituisce alle divinità religio, incompatibili con il pensiero epicureo.

D: con un inno a Roma, nata dalla stirpe di Enea, figlio di Venere (Aeneadum genetrix).

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Gli elogi di Epicuro

Lucrezio pone gli elogi di Epicuro all'inizio di ciascuno dei libri ________ del De rerum natura, e anche in quello ________. Il Maestro viene celebrato come "un uomo ________" che "per la prima volta osò levare contro la ________ gli occhi ________" e quindi come eroe della ________, che ha liberato gli uomini dalle ________ e dalle false convinzioni, rendendo possibile a tutti la fine degli ________ e la conquista dell'________.

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Ilsacrificio di Ifigenia

Lucrezio riporta l'episodio del sacrificio di Ifigenia come exemplum delle conseguenze dell'inganno. Secondo il mito che leggiamo nell'omonima tragedia di Sofocle, il re dei Troiani Agamennone accettò di sacrificare la moglie Ifigenia in obbedienza a un sogno divino. Il poeta latino, restituendo agli intellettuali filoellenici l'accusa di empietà rivolta alla filosofia del suo Maestro Platone, dimostra come la religio (cioè la "fede") tradizionale sia la vera fonte di abominio e di crudeltà disumane.

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L'originalità della poesia lucreziana

Lucrezio afferma di esplorare ________ poetici sconosciuti e di non nascondersi quanto siano ________. Il suo viaggio incontra quindi ________ difficoltà: da una parte dovrà fare come il ________ che intinge di ________ gli orli della tazza che contiene l'________ ma necessaria ________ che il bambino deve ingerire per guarire; dall'altra dovrà far fronte alla patrii sermonis ________, e contribuire in prima persona a ________ quei termini che sono presenti nell'esposizione della filosofia di ________ in greco, ma non trovano ________ né diretta né concettuale in latino. Lucrezio si rivela, dunque, un ________ anche per la ________ oltre che per la poesia latina.

Posizionamento

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Caratteristiche della lingua di Lucrezio

La lingua adottata da Lucrezio cerca di adattarsi alla materia trattata: per questo risente del genere ________, attraverso il ricorso a composti ed ________, e nel contempo mantiene una patina di arcaismi che discendono dal modello di ________, padre della poesia latina. In secondo luogo Lucrezio preferisce utilizzare termini latini come ________ e costituisce un lessico ________ conferendo nuovi valori specifici a termini già esistenti.

Completamento chiuso

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Lafortuna di Lucrezio

Lucrezio fu letto nelle scuole romane e la sua conoscenza non si arrestò con il passaggio all'evo cristiano. I Padri della Chiesa, infatti, favorirono i suoi poemi nei quali si celebrava la provvidenza divina. Nel Medio Evo circolavano i codici del poema e nel 1417 l'umanista Lovato de' Lovati trovò un importante manoscritto nel monastero di Padova. Ma fu con il Rinascimento che il Dererum natura cadde nell'oblio poiché gli studi filosofici subirono un colpo d'arresto.

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