Comunicazione - Scuola secondaria di secondo gradoComunicAzioneComunicAzione2. La comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale

26 esercizi
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Comunicazione

Pragmatica e assiomi della comunicazione
A: La Pragmatica è una disciplina della linguistica che si interessa degli aspetti concreti delle interazioni umane
B: I fondatori della Pragmatica furono esponenti della scuola di Palo Basso
C: È un diritto di tutti decidere di non comunicare
D: Non tutti i comportamenti sono delle comunicazioni
E: Chi comunica tenta di suggerire anche il tipo di relazione che vuole instaurare con l'interlocutore
F: Il reale significato di un messaggio è definito dalle parole
G: Quando si condivide il contenuto del messaggio, anche se la relazione è conflittuale, si arriva sempre a un accordo
H: La metacomunicazione è la capacità di osservare e chiarire le modalità di una comunicazione
I: Il rifiuto è la forma di risposta che più mina la relazione fra due interlocutori.
J: Ogni relazione cambia di contesto in contesto
Vero o falso
1

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Comunicazione

La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 1
La pragmatica della comunicazione sottolinea l'importanza
A: del codice di una comunicazione
B: della situazione e del contesto in cui avviene una comunicazione
C: del livello culturale espresso in una comunicazione dagli interlocutori
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Comunicazione

La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 10
In una comunicazione è più incisivo
A: il canale verbale o delle parole
B: il canale non verbale o dei gesti
C: il contesto della comunicazione
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Comunicazione

La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 2
Per la Pragmatica
A: ogni comportamento è comunicazione
B: solo alcuni comportamenti inviano una comunicazione
C: nessun comportamento risulta veramente importante nella comunicazione
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Comunicazione

La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 3
Il primo assioma recita
A: si può sempre comunicare se lo si vuole con tutte le forze
B: non si può non comunicare
C: si può non comunicare
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La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 4
Ogni comunicazione prevede due livelli di comunicazione
A: quello del contenuto e quello del codice
B: quello del contenuto e quello della relazione
C: quello della relazione e quello del codice
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La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 5
Con il linguaggio non verbale si comunica soprattutto
A: solo il contenuto
B: più la relazione che il contenuto
C: più il contenuto che la relazione
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La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 6
La relazione risulta serena e rispettosa dell'altro quando
A: c'è accordo sui contenuti e non sulla relazione
B: c'è accordo sulla relazione, anche in caso di contenuti divergenti
C: c'è un parziale accordo sia a livello dei contenuti, che a livello di relazione
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La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 7
Una comunicazione si può trasformare in uno scontro conflittuale irrisolvibile quando
A: non c'è proprio intesa sui contenuti
B: non c'è proprio accordo sul piano relazionale
C: c'è intesa sul piano relazionale, ma non sui contenuti
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La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 8
Due compagni di classe potrebbero litigare sulla destinazione della gita scolastica fino a giungere all'aggressione verbale se
A: fra loro due esiste una rivalità più o meno espressa su chi è il migliore a calcio
B: se hanno avuto esperienze di gite scolastiche molto diverse
C: se hanno livelli culturali e cognitivi molto diversi
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La Pragmatica e gli assiomi comunicativi - 9
La disconferma da parte dell'interlocutore si esprime
A: con una risposta aggressiva
B: con una risposta di biasimo
C: con nessuna risposta
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Gli assiomi della comunicazione
Associa ogni immagine all'assioma corrispondente.



________

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________
Posizionamento
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Il linguaggio del corpo. - 1
Alcune ricerche hanno messo in luce che l'incidenza di un messaggio è imputabile alla componente verbale della comunicazione per il:
A: 7%
B: 70%
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Il linguaggio del corpo. - 10
Portarsi la mano sul viso mentre si parla comunica
A: che si sta mentendo
B: che si sta dicendo la verità
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Comunicazione

Il linguaggio del corpo. - 2
Il canale paraverbale comprende
A: la mimica
B: il tono della voce e il timbro
C: la postura degli interlocutori
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Il linguaggio del corpo. - 3
Chi ha paura o è diffidente verso l'interlocutore
A: incrocia gambe e braccia
B: allunga le gambe e apre le braccia
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Il linguaggio del corpo. - 4
I segnali corporei
A: possono variare da cultura a cultura
B: non cambiano mai da cultura a cultura
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Comunicazione

Il linguaggio del corpo. - 5
I gesti vanno letti  
A: nel contesto della frase e della situazione
B: isolandoli gli uni dagli altri
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Comunicazione

Il linguaggio del corpo. - 6
I micro-comportamenti (rossore, respirazione.)
A: sono i più sinceri
B: sono i meno sinceri
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Comunicazione

Il linguaggio del corpo. - 7
La postura è
A: il modo di porsi nello spazio con il corpo
B: i cambiamenti nel tempo del corpo
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Comunicazione

Il linguaggio del corpo. - 8
Il ricalco denota
A: disaccordo
B: accordo
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Comunicazione

Il linguaggio del corpo. - 9
Gli individui poco comunicativi presentano espressioni facciali
A: ridotte
B: accentuate
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Comunicazione

Decodificare il linguaggio del corpo.
Associa i comportamenti della prima colonna alla corretta decodifica.

Respiro corto e frequente    ________
Guardare negli occhi l'altro     ________
Alzare un angolo della bocca   ________
Tenere la borsa davanti a sé    ________
Toccarsi il viso con la mano mentre si parla ________
Posizionamento
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Comunicazione

La stretta di mano rivelatrice
Associa i comportamenti della prima colonna alla corretta decodifica.

Stretta di mano molle   ________
Stretta di mano molto lunga  ________
Stretta di mano tremolante, accompagnata da sudorazione  ________
Stretta di mano rapida, decisa e sicura  ________
Stretta di mano con il palmo rivolto verso l'alto e che lascia quella dell'interlocutore sopra ________
Stretta di mano con braccio molto teso e rigido  ________
Posizionamento
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Comunicazione

La prossemica.
A: La prossemica indica la distanza e l'orientamento del corpo di una persona in relazione agli altri.
B: Nell'area più lontana a noi, definita zona intima, ci sentiamo al sicuro e facciamo entrare solo le persone di cui abbiamo completa fiducia.
C: Dove finisce la zona intima comincia la zona pubblica, in cui facciamo entrare le persone con cui non siamo in intimità, ma che non ci sono del tutto estranee come, ad esempio, un professore.
D: La terza, la zona sociale, è esterna a quella personale ed è riservata ai contatti di tipo superficiale, quali quelli con i conoscenti o i superiori.
E: La zona pubblica, la più lontana dal corpo, è quella che distanzia dagli sconosciuti.
Vero o falso
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La classificazione delle emozioni
Associa correttamente ogni tipo di gesto alla sua definizione.

Possiedono un'equivalente espressione verbale cui non si ricorre per impossibilità materiale o convenienza sociale: alzare la mano per ottenere la parola. ________

Illustrano e accompagnano un concetto espresso verbalmente: indicare un oggetto. ________

Tentano di controllare l'espressione dell'interlocutore: annuire o indicare con le dita il gesto delle forbici, per segnalare di tagliare corto. ________

Rappresentano le diverse emozioni quali la rabbia, la paura o la felicità: abbracciare, baciare. ________

Servono a dominare propri stati d'animo: schioccare le dita oppure battere con il piede sul pavimento. In quest'ultimo caso la gestualità non è più funzionale alla comunicazione ed è indicativa solo della presenza di un'ansia sociale. ________
Posizionamento
1

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