EserciziEsercizi
Storia - Scuola secondaria di secondo gradoIl XII e il XIII secoloPapato e ImperoFederico II

L’ultimo scontro tra Papato e Impero

10 esercizi

Storia

La fine della dinastia sveva in Italia.
Chi fu l'ultimo degli Hohenstaufen con cui finì la dinastia sveva in Italia meridionale?
A: Manfredi.
B: Tagliacozzo.
C: Corradino.
D: Carlo I.
Scelta multipla
3

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Storia

Il programma teocratico di Innocenzo III.
Alla fine del XII secolo, il progetto teocratico di ________ VII fu ripreso da un altro grande papa, Innocenzo III (1198-1216). In passato tutti i papi si erano definiti "vicari di san ________". Invece l'energico Innocenzo III si definì "vicario di ________"; voleva in questo modo sottolineare che non solo egli era storicamente il successore di ________ apostolo, ma che la sua autorità sostituiva addirittura quella di ________. Egli doveva essere la guida di tutti i cristiani, cioè dell'intera società medievale, e aveva il diritto di intervenire non solo nelle questioni religiose ma anche in quelle terrene. Innocenzo III riteneva che il suo potere derivasse direttamente da Dio: i ________ dovevano essergli sottomessi come figli devoti.
Completamento aperto
5

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Storia

L'influenza politica di Innocenzo III.
Alla morte prematura di ________, che aveva lasciato come erede un bambino di tre anni, ________, in Germania era scoppiata una contesa fra le principali casate nobiliari per la successione al trono imperiale. ________ si inserì in questa disputa, pensando di poterne essere l'arbitro e in un primo tempo favorì il candidato del partito guelfo, ________, della casa di ________, e lo incoronò imperatore nel 1209. Vista però la scarsa lealtà del nuovo re, che si dimostrò meno incline del previsto ad accettare le sue direttive, il papa cambiò idea e lo scomunicò, accusandolo di tradimento. Il papa, allora, sperando che ________ fosse più ubbidiente, poiché era cresciuto sotto la sua tutela, nel 1215 lo volle re di Germania. Morto Innocenzo III, il giovane re riuscì, nel 1220, a farsi incoronare imperatore con il nome di ________ dal nuovo papa ________.
Posizionamento
5

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Storia

La Sicilia.
I nobili siciliani compresero che per liberarsi dal dominio aragonese avevano bisogno di un aiuto esterno. Si rivolsero quindi a Carlo III che aveva sposato l'ultima discendente sveva, Costanza, figlia di Corradino, e dopo la morte di quest'ultimo era diventato un punto di riferimento per gli esuli guelfi. Carlo III ottenne così la Sicilia.
Trova errore
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Storia

Il tramonto di Federico II.
________ si alleò di nuovo con i Comuni ostili a Federico II. A ________, nel 1248, l'esercito dell'imperatore fu clamorosamente sconfitto; l'anno dopo, a ________, Enzo, figlio naturale di Federico, fu catturato ________ e per più di vent'anni, cioè finché visse, fu tenuto prigioniero nella torre del palazzo del podestà di ________, oggi noto come "il palazzo di re Enzo". Federico II in quegli anni aveva anche dovuto fare ampie concessioni ai feudatari ________, i quali si erano ribellati più volte e avevano appoggiato la lotta dei Comuni italiani. A capo di queste ribellioni si era posto il suo stesso figlio, ________, che, sottomessosi infine al padre, morì forse suicida durante la prigionia (1242). Nel ________ anche Federico II morì.
Completamento chiuso
5

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Storia

Le Costituzioni melfitane.
Tornato dalla crociata Federico II riprese l'opera di riordinamento del regno ed emanò nel 1231 a Melfi, in ________, il Liber Augustalis ("Libro dell'________"), ovvero le "Costituzioni del regno di ________", più note come Costituzioni melfitane; in esse esponeva i principi secondo i quali intendeva governare. Federico II, aiutato dai suoi consiglieri, aveva riscoperto il diritto pubblico ________, codificato nel Corpus iuris civilis dall'imperatore ________ nel VI secolo d.C. Facendo riferimento a questa base giuridica egli sosteneva che il suo potere non derivava affatto dal ________, ma da Dio, dall'eredità dell'Impero romano e «per la stessa necessità naturale» che hanno gli uomini di avere un capo che li governi. La sovranità si esercitava mediante le ________, applicate correttamente dai giudici; era perciò proibito vendicarsi e organizzare rappresaglie. Nessuno era al di sopra della legge, neanche il sovrano.
Completamento aperto
5

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Storia

La successione al trono di Federico II.
Tra i figli di Federico II, fu ________, già re di ________ dal 1237, a succedere al padre come re di ________; egli, tuttavia, non riuscì a farsi incoronare imperatore e morì nel 1254, a soli 26 anni e i cronisti dell'epoca avanzarono il sospetto che ________ fosse responsabile della morte precoce del fratello, anche perché poco dopo usurpò il suo regno facendosi incoronare re al posto di ________.  Urbano IV (1261-1264) decise di contrapporre al nuovo sovrano un valido avversario, ovvero ________, fratello del re ________.
Posizionamento
5

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Storia

Il successore di Federico II.
Chi fu incoronato re di Germania alla morte di Federico II?
A: Manfredi.
B: Enrico VII.
C: Corrado IV.
D: Federico III.
Scelta multipla
3

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Storia

La tolleranza di Federico.
Fra il 1222 e il 1224 Federico dovette affrontare i Catari di Sicilia che erano diventati padroni di vastissimi territori. Li sconfisse e li deportò in massa a Lucerna, nella Svizzera settentrionale, permettendogli di continuare a vivere secondo le loro abitudini e di professare pubblicamente la loro religione protestante. Questo atteggiamento di tolleranza, del tutto inconsueto per l'epoca, suscitò molte critiche fra i contemporanei.
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Storia

Federico II e i Comuni.
Federico II e i Comuni.
A: Il progetto di riordino del regno di Sicilia suscitò grandi timori in Italia meridionale, dove i Comuni sospettavano che Federico II avrebbe presto esteso quel modello a tutti i territori dell'Impero. L'imperatore, in effetti, entrò subito in conflitto con i Comuni, ai quali revocò, dopo un lungo contendere, con la dieta di Cremona del 1226, tutte le concessioni che essi erano riusciti a ottenere da Federico Barbarossa con la pace di Costanza del 1183.
B: Molti Comuni, appoggiati da Gregorio IX, costituirono allora una lega guelfa, ma nel 1237 Federico e i Comuni ghibellini, suoi alleati, la sconfissero a Cortenuova, presso Bergamo.
C: Federico si impossessò in questa battaglia del carroccio di Milano e lo portò trionfalmente a Cremona, con il podestà della città legato all'albero del carro.
Vero o falso
3

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