Il settore T/A tra creatività e industria

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Disegno tecnico

A: La sartoria, diffusa sul territorio italiano fino agli anni Sessanta a diversi livelli di costo e qualità, consiste nella confezione con metodo industriale di capi copiati delle riviste e realizzati su ordinazione della cliente.
B: L'alta moda, destinata a una clientela elitaria, consiste nella produzione di capi esclusivi su misura creati dal couturier come pezzi unici rifiniti a mano.
C: La necessità di produrre capi moda in più esemplari prodotti industrialmente, ha trovato nel prêt à porter la formula organizzativa che abbina la creatività all'industria.
D: Alla metà degli anni Settanta si afferma la figura dello stilista che assume un ruolo aziendale esclusivamente creativo.
E: Lo stilista è il "nuovo creativo" che individua il gusto e il budget del suo target, conosce i vincoli della produzione industriale ed elabora i nuovi modelli dallo spiccato valore moda.
F: Nel comparto T/A la creatività è meno importante della tecnologia.
G: Nel comparto T/A il talento e le competenze individuali degli operatori rappresentano il valore decisivo.
H: Tutte le figure professionali che operano nell'area creativa dell'azienda devono possedere competenze grafiche e informatiche.
I: Il linguaggio grafico è in grado di comunicare in modo simultaneo le problematiche relative alla forma, allo stile, alle fasi costruttive, agli aspetti tecnici ed estetici relative al prodotto.
J: Le stagioni della moda che identificano le uscite delle nuove collezioni sono Inverno/Primavera e Estate/Autunno.
Vero o falso
3

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