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Filosofia - Scuola secondaria di secondo gradoAttivitàTest di logicaInterpretazione di testi

I test di ammissione: leggere e comprendere

19 esercizi

Filosofia

"La domanda non è più cosa siano i diritti animali, in quanto già esistenti in modo preformato e in attesa di essere scoperti, ma cosa può fare un essere umano per stabilire una relazione incentrata sui diritti con un animale. I diritti si radicano allora in un rapporto reciproco di possesso e a questo punto diventano pressoché impossibili da negare e dissolvere […] Il possesso, la proprietà riguardano la reciprocità e il diritto di accesso. Se io ho un cane il mio cane ha un umano e ciò che importa è il significato di questa reciprocità. […] Durante l'attività di relazione nel corso dell'addestramento [del cane] viene alla luce qualcosa di nuovo e tutti i partecipanti ne risultano riplasmati."
(Donna J. Haraway, Compagni di specie)

Dal brano si può dedurre che:
A: Gli umani devono avere il pieno dominio sugli animali
B: In merito ai diritti vale la proporzione "uomo : cane = cane : uomo"
C: Gli animali devono essere sottoposti agli uomini
D: Gli uomini sono assoggettati alla volontà degli animali
E: Sta agli uomini inventare una forma di diritto per gli animali
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Filosofia

"Da allora [meno di 10.000 anni fa] l'Homo sapiens sapiens ha raggiunto mezzo miliardo di individui nel 1600, un miliardo verso il 1800, 2 miliardi intorno al 1930, 4 miliardi intorno al 1970 […]. Se non cambierà nulla nelle tendenze attuali, nel 2050 la popolazione umana avrà raggiunto 9,1 miliardi di individui. […] Contrariamente alle altre specie oggi viventi, i nostri simili non hanno ottenuto successo per mezzo di adattamenti fisici approssimati; essi devono il loro successo evolutivo solo alla loro intelligenza.
  L'uomo ha trasformato il fango in mattoni, l'argilla in recipienti, la sabbia in vetro, le rocce in cemento, malta e calcestruzzo. Ha cavato pietre dal suolo per costruirne case, templi e strade."
(Christian de Duve, Genetica del peccato originale. Il peso del passato sul futuro della vita).

Quale delle seguenti affermazioni è corretta rispetto al brano?
A: 2 x 106 Homo sapiens sapiens del 1930 si sono numericamente duplicati nel 1970
B: 5 x 108 Homo sapiens sapiens di circa 10.000 anni fa si sono evoluti in modo da essere il quadruplo nel 1930
C: 2 x 109 esseri umani del 1930 erano ½ x 4 volte quelli del 1600
D: Solo il 10% del numero di uomini esistenti nel 1600 può oggi manipolare il 5 x 102 delle risorse rocciose presenti sul pianeta
E: Nessuna delle soluzioni risponde al quesito: chi le ha scritte ha semplicemente dato i numeri!
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"La città è uno strumento di lavoro. Le 1 d'oggi non assolvono più comunemente a questa funzione. Sono inefficienti: logorano il fisico, mortificano lo spirito. Il disordine che sempre vi regna è indisponente: lo stato di decadenza in cui si trovano ferisce il nostro amor proprio e urta la nostra dignità. Le città non sono più degne del loro tempo: non sono più degne di noi.
  Una città! È l'affermazione dell'uomo sulla natura. È una manifestazione della potenza umana contro la natura, un organismo umano che garantisce sicurezza e lavoro. È una creazione. La poesia è opera 2: una serie di rapporti che si pongono tra immagini percepibili. La poesia della natura non è altro che una costruzione dello spirito. La città è un'immagine profondamente 3 che stimola il nostro spirito. Perché mai non dovrebbe continuare a essere, ancor oggi, una fonte di 4?"
(Le Corbusier, Urbanistica)

Scegliere l'opzione che completa correttamente le parti mancanti del brano.
A: 1=poesia; 2=umana; 3=città; 4=suggestiva
B: 1=città; 2=suggestiva; 3=poesia; 4=umana
C: 1=umana; 2=città; 3=suggestiva; 4=poesia
D: 1=suggestiva; 2=umana; 3=città; 4=poesia
E: 1=città; 2=umana; 3=suggestiva; 4=poesia
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"La domanda non è più cosa siano i diritti animali, in quanto già esistenti in modo preformato e in attesa di essere scoperti, ma cosa può fare un essere umano per stabilire una relazione incentrata sui diritti con un animale. I diritti si radicano allora in un rapporto reciproco di possesso e a questo punto diventano pressoché impossibili da negare e dissolvere […]. Il possesso, la proprietà riguardano la reciprocità e il diritto di accesso. Se io ho un cane il mio cane ha un umano e ciò che importa è il significato di questa reciprocità. […] Durante l'attività di relazione nel corso dell'addestramento [del cane] viene alla luce qualcosa di nuovo e tutti i partecipanti ne risultano riplasmati."
(Donna J. Haraway, Compagni di specie)

Da quanto la Haraway dice nel brano, si può dedurre (anche non necessariamente) che per lei le relazioni (quantomeno tra esseri viventi):
A: Modificano i relati
B: Sono determinate dalle essenze immodificabili dei relati
C: Sono impossibili tra umani e animali perché manca qualunque forma di reciprocità
D: Devono essere profondamente asimmetriche
E: Nessuna delle opzioni presentate risponde alla domanda posta dal quesito
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"La mobilità automobilistica, nuovo elemento di distinzione sociale, nei conglomerati urbani è illusoria, dato che l'abbondanza di veicoli ha offerto a chi cammina sulle proprie gambe un vantaggio non trascurabile. Questo sistema di trasporto è senza dubbio il più inefficiente tra quelli inventati dagli esseri umani. Oggi a Pechino, per esempio, l'automobilista non riesce a superare in media gli otto chilometri all'ora. Ivan Illich e Jean-Pierre Dupuy hanno già dimostrato che se si sommano al tempo di effettivo trasferimento il tempo in cui si resta immobilizzati in coda e quello passato al lavoro per guadagnare i soldi necessari ad acquistare la vettura, a pagare la benzina, i pneumatici, i pedaggi, l'assicurazione, le multe (per non parlare degli incidenti…) la cosiddetta velocità generalizzata dell'automobilista non supera i sei chilometri all'ora, cioè all'incirca la velocità di un pedone."
(S. Latouche e D. Harpagès, Il tempo della decrescita. Introduzione alla frugalità felice)

Individuare la considerazione estranea al significato del brano.
A: Il trasporto automobilistico è meno veloce di quanto si potrebbe pensare
B: La variabile "velocità generalizzata" permette di capire più approfonditamente gli svantaggi nell'uso dell'automobile
C: Nei trasporti, i pedoni sono avvantaggiati rispetto agli automobilisti
D: Nella città di Pechino la velocità media di spostamento è piuttosto bassa
E: L'automobile è un sistema di trasporto inefficiente
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4

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"La domanda non è più cosa siano i diritti animali, in quanto già esistenti in modo preformato e in attesa di essere scoperti, ma cosa può fare un essere umano per stabilire una relazione incentrata sui diritti con un animale. I diritti si radicano allora in un rapporto reciproco di possesso e a questo punto diventano pressoché impossibili da negare e dissolvere […]. Il possesso, la proprietà riguardano la reciprocità e il diritto di accesso. Se io ho un cane il mio cane ha un umano e ciò che importa è il significato di questa reciprocità. […] Durante l'attività di relazione nel corso dell'addestramento [del cane] viene alla luce qualcosa di nuovo e tutti i partecipanti ne risultano riplasmati."
(Donna J. Haraway, Compagni di specie)

Dalla porzione di brano qui riprodotta si evince che, almeno in merito ai diritti animali, l'autrice può sostenere una posizione:
A: Oggettivista
B: Convenzionalista
C: Platonista
D: Quantitativa
E: Soggettivista
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2

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"La domanda non è più cosa siano i diritti animali, in quanto già esistenti in modo preformato e in attesa di essere scoperti, ma cosa può fare un essere umano per stabilire una relazione incentrata sui diritti con un animale. I diritti si radicano allora in un rapporto reciproco di possesso e a questo punto diventano pressoché impossibili da negare e dissolvere […]. Il possesso, la proprietà riguardano la reciprocità e il diritto di accesso. Se io ho un cane il mio cane ha un umano e ciò che importa è il significato di questa reciprocità. […] Durante l'attività di relazione nel corso dell'addestramento [del cane] viene alla luce qualcosa di nuovo e tutti i partecipanti ne risultano riplasmati."
(Donna J. Haraway, Compagni di specie)

Nel brano si afferma che:
A: Addestrando il proprio cane si addestra un po' anche se stessi
B: L'addestramento canino va lasciato nelle mani di persone gentili
C: Gli umani si addestrano reciprocamente
D: Tutte le opzioni presentate rispondono correttamente al quesito
E: Nessuna opzione presentata risponde correttamente al quesito
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"La città è uno strumento di lavoro. Le città d'oggi non assolvono più comunemente a questa funzione. Sono inefficienti: logorano il fisico, mortificano lo spirito. Il disordine che sempre vi regna è indisponente: lo stato di decadenza in cui si trovano ferisce il nostro amor proprio e urta la nostra dignità. Le città non sono più degne del loro tempo: non sono più degne di noi.
  Una città! È l'affermazione dell'uomo sulla natura. È una manifestazione della potenza umana contro la natura, un organismo umano che garantisce sicurezza e lavoro. È una creazione. La poesia è opera umana: una serie di rapporti che si pongono tra immagini percepibili. La poesia della natura non è altro che una costruzione dello spirito. La città è un'immagine profondamente suggestiva che stimola il nostro spirito. Perché mai non dovrebbe continuare a essere, ancor oggi, una fonte di poesia?"
(Le Corbusier, Urbanistica)

L'autore del brano afferma che:
A: Ogni città ferisce la dignità umana
B: La malriposta dignità umana ferisce lo splendore delle città
C: Le città inefficienti ledono l'amor proprio
D: Le città dovrebbero essere come poesie
E: Nessuna delle opzioni presentate risponde al quesito
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5

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"La mobilità automobilistica, nuovo elemento di distinzione sociale, nei conglomerati ...1... è illusoria, dato che l'abbondanza di ...2... ha offerto a chi cammina sulle proprie gambe un vantaggio non trascurabile. Questo sistema di ...3... è senza dubbio il più inefficiente tra quelli inventati dagli esseri umani. Oggi a Pechino, per esempio, l'automobilista non riesce a superare in media gli otto chilometri all'ora. Ivan Illich e Jean-Pierre Dupuy hanno già dimostrato che se si sommano al ...4... di effettivo trasferimento il tempo in cui si resta immobilizzati in coda e quello passato al lavoro per guadagnare i soldi necessari ad acquistare la vettura, a pagare la benzina, i pneumatici, i pedaggi, l'assicurazione, le multe (per non parlare degli incidenti…) la cosiddetta velocità generalizzata dell'automobilista non supera i sei chilometri all'ora, cioè all'incirca la velocità di un pedone."
(S. Latouche e D. Harpagès, Il tempo della decrescita. Introduzione alla frugalità felice)

Scegliere l'opzione che completa correttamente le parti mancanti del brano.
A: 1=tempo; 2=trasporto; 3=urbani; 4=tempo
B: 1=urbani; 2=veicoli; 3=trasporto; 4=tempo
C: 1=veicoli; 2=urbani; 3=tempo; 4=trasporto
D: 1=trasporto; 2=veicoli; 3=tempo; 4=urbani
E: 1=urbani; 2=tempo; 3=veicoli; 4=trasporto
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1

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"La domanda non è più cosa siano i diritti ...1..., in quanto già esistenti in modo preformato e in attesa di essere scoperti, ma cosa può fare un essere umano per stabilire una relazione incentrata sui diritti con un animale. I diritti si radicano allora in un rapporto reciproco di possesso e a questo punto diventano pressoché impossibili da negare e dissolvere […]. Il possesso, la proprietà riguardano la reciprocità e il diritto di accesso. Se io ho un ...2... il mio cane ha un ...3... e ciò che importa è il significato di questa ...4.... […] Durante l'attività di relazione nel corso dell'addestramento [del cane] viene alla luce qualcosa di nuovo e tutti i partecipanti ne risultano riplasmati."
(Donna J. Haraway, Compagni di specie)

Scegliere l'opzione che completa correttamente le parti mancanti del brano.
A: 1=animali; 2=cane; 3=umano; 4=reciprocità
B: 1=cane; 2=umano; 3=animali; 4=reciprocità
C: 1=umano; 2=cane; 3=reciprocità; 4=animali
D: 1=reciprocità; 2=cane; 3=umano; 4=animali
E: 1=animali; 2=umano; 3=cane; 4=reciprocità
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1

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"La città è uno strumento di lavoro. Le città d'oggi non assolvono più comunemente a questa funzione. Sono inefficienti: logorano il fisico, mortificano lo spirito. Il disordine che sempre vi regna è indisponente: lo stato di decadenza in cui si trovano ferisce il nostro amor proprio e urta la nostra dignità. Le città non sono più degne del loro tempo: non sono più degne di noi.
  Una città! È l'affermazione dell'uomo sulla natura. È una manifestazione della potenza umana contro la natura, un organismo umano che garantisce sicurezza e lavoro. È una creazione. La poesia è opera umana: una serie di rapporti che si pongono tra immagini percepibili. La poesia della natura non è altro che una costruzione dello spirito. La città è un'immagine profondamente suggestiva che stimola il nostro spirito. Perché mai non dovrebbe continuare a essere, ancor oggi, una fonte di poesia?"
(Le Corbusier, Urbanistica)

Quale tra le seguenti affermazioni meglio rappresenta lo spirito del brano?
A: La città non si addice per principio alla vita umana
B: Le città non assolvono più al loro compito principale
C: Qualunque possibile città mortifica lo spirito umano
D: La città è come una poesia
E: Le città non sono creazioni umane ma effetti naturali
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3

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"La mobilità automobilistica, nuovo elemento di distinzione sociale, nei conglomerati urbani è illusoria, dato che l'abbondanza di veicoli ha offerto a chi cammina sulle proprie gambe un vantaggio non trascurabile. Questo sistema di trasporto è senza dubbio il più inefficiente tra quelli inventati dagli esseri umani. Oggi a Pechino, per esempio, l'automobilista non riesce a superare in media gli otto chilometri all'ora. Ivan Illich e Jean-Pierre Dupuy hanno già dimostrato che se si sommano al tempo di effettivo trasferimento il tempo in cui si resta immobilizzati in coda e quello passato al lavoro per guadagnare i soldi necessari ad acquistare la vettura, a pagare la benzina, i pneumatici, i pedaggi, l'assicurazione, le multe (per non parlare degli incidenti…) la cosiddetta velocità generalizzata dell'automobilista non supera i sei chilometri all'ora, cioè all'incirca la velocità di un pedone."
(S. Latouche e D. Harpagès, Il tempo della decrescita. Introduzione alla frugalità felice)

Individuare la definizione corretta, tenendo conto del significato che assumono i termini nel brano citato.
A: Velocità generalizzata = velocità divisa per il tempo di percorrenza
B: Velocità media = si ottiene sottraendo dai tempi di percorrenza tutti i tempi aggiuntivi (come code, tempo per guadagnare i soldi per assicurazione, benzina ecc.)
C: Automobilista = colui che lavora unicamente per mantenere l'automobile
D: 6 km/h = possibile tempo di percorrenza di un tratto di strada
E: Pedone = chi si sposta facendo uso delle proprie gambe
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3

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"Da allora [meno di 10.000 anni fa] l'Homo sapiens sapiens ha raggiunto mezzo miliardo di individui nel 1600, un miliardo verso il 1800, 2 miliardi intorno al 1930, 4 miliardi intorno al 1970 […]. Se non cambierà nulla nelle tendenze attuali, nel 2050 la popolazione umana avrà raggiunto 9,1 miliardi di individui. […] Contrariamente alle altre specie oggi viventi, i nostri simili non hanno ottenuto successo per mezzo di adattamenti fisici approssimati; essi devono il loro successo evolutivo solo alla loro intelligenza.
  L'uomo ha trasformato il fango in ...1..., l'argilla in ...2..., la sabbia in ...3..., le rocce in ...4..., malta e calcestruzzo. Ha cavato pietre dal suolo per costruirne case, templi e strade."
(Christian de Duve, Genetica del peccato originale. Il peso del passato sul futuro della vita).

Scegliere l'opzione che completa correttamente le parti mancanti del brano.
A: 1=recipienti; 2=mattoni; 3=cemento; 4=vetro
B: 1=cemento; 2=vetro; 3=recipienti; 4=mattoni
C: 1=mattoni; 2=recipienti; 3=vetro; 4=cemento
D: 1=vetro; 2=cemento; 3=recipienti; 4=mattoni
E: 1=mattoni; 2=vetro; 3=recipienti; 4=cemento
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2

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"La mobilità automobilistica, nuovo elemento di distinzione sociale, nei conglomerati urbani è illusoria, dato che l'abbondanza di veicoli ha offerto a chi cammina sulle proprie gambe un vantaggio non trascurabile. Questo sistema di trasporto è senza dubbio il più inefficiente tra quelli inventati dagli esseri umani. Oggi a Pechino, per esempio, l'automobilista non riesce a superare in media gli otto chilometri all'ora. Ivan Illich e Jean-Pierre Dupuy hanno già dimostrato che se si sommano al tempo di effettivo trasferimento il tempo in cui si resta immobilizzati in coda e quello passato al lavoro per guadagnare i soldi necessari ad acquistare la vettura, a pagare la benzina, i pneumatici, i pedaggi, l'assicurazione, le multe (per non parlare degli incidenti…) la cosiddetta velocità generalizzata dell'automobilista non supera i sei chilometri all'ora, cioè all'incirca la velocità di un pedone."
(S. Latouche e D. Harpagès, Il tempo della decrescita. Introduzione alla frugalità felice)

Individuare quale delle seguenti affermazioni non è attribuibile al brano.
A: Meglio spostarsi a piedi che in auto
B: In generale, il trasporto in automobile è più un simbolo sociale che un'effettiva comodità
C: L'automobile andrebbe sostituita come mezzo di trasporto
D: La relazione costi-benefici dell'autotrasporto pende a favore del primo termine
E: L'automobile è meno veloce del pedone
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5

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"Da allora [meno di 10.000 anni fa] l'Homo sapiens sapiens ha raggiunto mezzo miliardo di individui nel 1600, un miliardo verso il 1800, 2 miliardi intorno al 1930, 4 miliardi intorno al 1970 […]. Se non cambierà nulla nelle tendenze attuali, nel 2050 la popolazione umana avrà raggiunto 9,1 miliardi di individui. […] Contrariamente alle altre specie oggi viventi, i nostri simili non hanno ottenuto successo per mezzo di adattamenti fisici approssimati; essi devono il loro successo evolutivo solo alla loro intelligenza.
  L'uomo ha trasformato il fango in mattoni, l'argilla in recipienti, la sabbia in vetro, le rocce in cemento, malta e calcestruzzo. Ha cavato pietre dal suolo per costruirne case, templi e strade."
(Christian de Duve, Genetica del peccato originale. Il peso del passato sul futuro della vita).

Dal testo si può dedurre che:
A: Il principale merito dell'espansione dell'Homo sapiens sapiens risiede nella sua evoluzione culturale
B: La specie umana è la più prolifica tra quelle esistenti
C: Gli adattamenti fisici degli esseri umani hanno reso questa specie molto numerosa
D: Il successo evolutivo di ogni specie dipende dall'evoluzione della propria intelligenza
E: È inscritto negli adattamenti fisici umani la capacità di manipolazione del materiale naturale
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3

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"La città è uno strumento di lavoro. Le città d'oggi non assolvono più comunemente a questa funzione. Sono inefficienti: logorano il fisico, mortificano lo spirito. Il disordine che sempre vi regna è indisponente: lo stato di decadenza in cui si trovano ferisce il nostro amor proprio e urta la nostra dignità. Le città non sono più degne del loro tempo: non sono più degne di noi.
  Una città! È l'affermazione dell'uomo sulla natura. È una manifestazione della potenza umana contro la natura, un organismo umano che garantisce sicurezza e lavoro. È una creazione. La poesia è opera umana: una serie di rapporti che si pongono tra immagini percepibili. La poesia della natura non è altro che una costruzione dello spirito. La città è un'immagine profondamente suggestiva che stimola il nostro spirito. Perché mai non dovrebbe continuare a essere, ancor oggi, una fonte di poesia?"
(Le Corbusier, Urbanistica)

Dal brano proposto, si può dedurre che:
A: Le città andrebbero modificate e rinnovate
B: Le città sono fatte per essere piene d'automobili
C: L'automobile è l'elemento poetico principale delle città
D: L'uomo non è più degno delle proprie città
E: Non dovrebbero esistere centri abitati con un numero di cittadini maggiore di un milione
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3

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"Da allora [meno di 10.000 anni fa] l'Homo sapiens sapiens ha raggiunto mezzo miliardo di individui nel 1600, un miliardo verso il 1800, 2 miliardi intorno al 1930, 4 miliardi intorno al 1970 […]. Se non cambierà nulla nelle tendenze attuali, nel 2050 la popolazione umana avrà raggiunto 9,1 miliardi di individui. […] Contrariamente alle altre specie oggi viventi, i nostri simili non hanno ottenuto successo per mezzo di adattamenti fisici approssimati; essi devono il loro successo evolutivo solo alla loro intelligenza.
  L'uomo ha trasformato il fango in mattoni, l'argilla in recipienti, la sabbia in vetro, le rocce in cemento, malta e calcestruzzo. Ha cavato pietre dal suolo per costruirne case, templi e strade."
(Christian de Duve, Genetica del peccato originale. Il peso del passato sul futuro della vita).

Leggendo il brano si comprende che:
A: A ogni tappa temporale indicata dall'autore la popolazione umana è raddoppiata
B: In ogni momento storico indicato dall'autore la popolazione umana è raddoppiata rispetto al precedente
C: Le due precedenti opzioni rispondo adeguatamente al quesito
D: Nel 2050 la popolazione sarà meno del doppio di quanta sia stata nel 1970 circa
E: Nel 1800 la popolazione umana era la metà di quella presente nel 1970
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4

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  Una città! È l'affermazione dell'uomo sulla natura. È una manifestazione della potenza umana contro la natura, un organismo umano che garantisce sicurezza e lavoro. È una creazione. La poesia è opera umana: una serie di rapporti che si pongono tra immagini percepibili. La poesia della natura non è altro che una costruzione dello spirito. La città è un'immagine profondamente suggestiva che stimola il nostro spirito. Perché mai non dovrebbe continuare a essere, ancor oggi, una fonte di poesia?"
(Le Corbusier, Urbanistica)

Dato quanto afferma nel brano, si può dedurre che Le Corbusier ritenesse che:
A: Anche gli artefatti possono essere fonte d'ispirazione poetica
B: La natura è unica fonte di poesia
C: L'arte è intrinseca alla natura
D: La poesia è costruzione dello spirito umano
E: Due delle precedenti affermazioni sono ugualmente corrette
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5

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"Da allora [meno di 10.000 anni fa] l'Homo sapiens sapiens ha raggiunto mezzo miliardo di individui nel 1600, un miliardo verso il 1800, 2 miliardi intorno al 1930, 4 miliardi intorno al 1970 […]. Se non cambierà nulla nelle tendenze attuali, nel 2050 la popolazione umana avrà raggiunto 9,1 miliardi di individui. […] Contrariamente alle altre specie oggi viventi, i nostri simili non hanno ottenuto successo per mezzo di adattamenti fisici approssimati; essi devono il loro successo evolutivo solo alla loro intelligenza.
  L'uomo ha trasformato il fango in mattoni, l'argilla in recipienti, la sabbia in vetro, le rocce in cemento, malta e calcestruzzo. Ha cavato pietre dal suolo per costruirne case, templi e strade."
(Christian de Duve, Genetica del peccato originale. Il peso del passato sul futuro della vita).

Dal brano si può concludere che:
A: L'albero genetico che ha condotto agli esseri umani ha sempre visto crescere il numero di individui
B: Recentemente il numero di uomini è andato aumentando
C: Nel 2050 la popolazione umana sarà necessariamente di 9,1 milioni di individui
D: Con i giusti mezzi la popolazione umana può essere ridotta
E: Meno di 10.000 anni fa non c'erano esseri umani
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