Disegno tecnico - Scuola secondaria di secondo gradoArte e comunicazioneIl linguaggio dell'arteL'immagine nell'arte

Cosa sono le immagini

17 esercizi
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Le immagini astratte
A: sono forme senza significato, non rappresentano comunicano ed esprimono nulla e quindi non hanno alcun senso e funzione linguistica.
B: appaiono, come la musica, forme prive di denotazione, in quanto non appaiono somiglianti a qualcosa di preesistente e, secondo Kandinsky, esprimono e comunicano la necessità interiore dell'autore.
C: sono forme pure che esprimono la necessità interiore dell'autore e quindi svolgono una funzione espressiva, mentre non possono comunicare perché non somigliano a nulla di preesistente.
D: sono forme senza contenuto che non esprimono e comunicano nulla e quindi non appartengono al linguaggio visivo.
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Le immagini costituiscono
A: il linguaggio grazie al quale l'uomo esprime i propri sentimenti, ma non può comunicare con i suoi simili.
B: il linguaggio visivo, mediante il quale gli uomini comunicano fra loro.
C: forme destinate a produrre piacere.
D: forme che hanno la funzione la decorare l'ambiente di vita dell'uomo.
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Leon Battista Alberti, nel De Pictura (1435)
A: negò alle immagini, figurative e astratte, il potere di rendere presenti allo sguardo ciò che è assente o morto.
B: affermò che le immagini figurative hanno il potere di intrattenere e divertire chi le vede.
C: negò che le immagini figurative possano rappresentare la realtà, bensì riconobbe che esse producono nell'osservatore solo illusioni.
D: affermò il potere delle immagini figurative di rendere presente allo sguardo ciò che è assente.
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La prospettiva, inventata nel XV secolo, paragonata da Leon Battista Alberti ad una finestra aperta sulla realtà
A: è un antico sistema di rappresentazione verosimigliante di origine greca riscoperto nel Rinascimento e ormai superato dalle moderne tecniche fotografiche.
B: è il moderno sistema di rappresentazione della realtà, reso possibile grazie alla fotografia e al cinema.
C: è il sistema di rappresentazione antropocentrico, su cui si fonda l'immagine figurativa occidentale.
D: è l'unico sistema di rappresentazione della realtà sensibile.
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La pittura impressionista
A: cerca di rendere visibile la materia pittorica, grazie a una stesura di tocco del colore, per rendere evidente la differenza fra l'immagine e la realtà.
B: cerca di imitare perfettamente il soggetto rappresentato, tanto da confondersi con esso.
C: cerca che l'immagine sia originale rispetto al soggetto rappresentato, in modo da rendere l'esperienza visiva soggettiva.
D: non rende trasparente la materia pittorica, perché cerca di rendere l'immediatezza della sensazione visiva del soggetto grazie a rapidi tocchi di colore.
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Il paradigma mimetico valuta positivamente l'immagine, dipinta o scolpita,
A: che si differenzi in modo evidente dal soggetto rappresentato, in modo tale da non confondersi con esso.
B: che imiti perfettamente il soggetto rappresentato, tanto da confondersi con esso.
C: che sia del tutto originale rispetto al soggetto rappresentato.
D: che sia migliore rispetto al soggetto rappresentato e preso a modello.
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La fotografia e il cinema
A: sono tutt'ora ritenute tecniche di riproduzione meccanica e quindi oggettiva della realtà, quindi prive di valore artistico, perché non consentono alcun contributo creativo da parte dei loro autori.
B: sono efficaci tecniche di rappresentazione fedele della realtà visibile, che, in quanto tali, non hanno modificato in alcun modo il nostro rapporto con le immagini e con la realtà.
C: sono tecniche meccaniche che consentono di produrre immagini illusionistiche e prive di alcun rapporto fedele con la realtà, quindi hanno modificato solo apparentemente il nostro rapporto con le immagini.
D: sono tecniche di produzione di immagini realistiche e illusionistiche, che consentono la loro riproduzione e trasmissione e che hanno modificato profondamente il nostro rapporto con le immagini.
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Il soggetto delle immagini figurative
A: è costituito dalla forma che esse hanno, indipendentemente da ciò che esse rappresentano e a cui si riferiscono.
B: è costituito da ciò che esse rappresentano che rendono apparentemente presente.
C: costituisce il significato e il loro senso.
D: è attribuito arbitrariamente da chi le vede e dipende dal loro gusto e dai loro sentimenti.
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Le immagini astratte
A: significano quando accompagnate a un testo verbale, perché non presentano alcun soggetto esplicito e non rappresentano nulla di preesistente.
B: sono prive di senso, perché non presentano alcun significato denotato, quindi non comunicano nulla e non appartengono al linguaggio visivo.
C: appaiono prive di significato ed esigono di essere interpretate, perché prive di soggetto denotato che rappresenti qualcosa di preesistente.
D: esprimono dei sentimenti, ma non comunicano nulla e quindi non appartengono al linguaggio visivo.
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La comparsa del primo readymade, che nel 1913 propose un'immagine non mimetica, contribuì ad innestare un processo
A: di profondo rinnovamento dello statuto mimetico dell'immagine, i cui esiti hanno condotto allo statuto plurale dell'immagine contemporanea.
B: che ebbe un immediato effetto dirompente nell'ambito della tradizione mimetica delle arti visive, ma che venne rapidamente superato nel Novecento.
C: di profondo rinnovamento dello statuto mimetico dell'immagine nell'ambito delle arti visive, ma non nel linguaggio visivo più generale.
D: che ebbe un effetto immediato e dirompente nell'ambito delle immagini pubblicitarie, ma ridotti effetti nell'ambito delle immagini artistiche, dove anzi perdurò la tradizione mimetica.
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Fotografia, cinema, stampa offset, televisione, computer e internet e le relazioni fra tradizioni visive europee ed extraeuropee
A: hanno influenzato e stimolato l'evoluzione del linguaggio visivo extraeuropeo, mentre non hanno contribuito a modificare profondamente il linguaggio visivo occidentale, europeo e statunitense.
B: hanno prodotto la crisi dello statuto mimetico della cultura visiva occidentale, europea e statunitense,
e stimolato la produzione e la diffusione di immagini profondamente nuove.
C: hanno consentito la diffusione in tutto il mondo della cultura visiva europea, che oggi si è imposta come l'unica capace di produrre immagini mimetiche e verosimiglianti.
D: hanno influenzato e stimolato l'evoluzione del linguaggio visivo occidentale, europeo e statunitense, che hanno dimostrato essere l'unico possibile linguaggio visivo contemporaneo.
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Il senso delle immagini figurative è prodotto
A: dal significato di ciò che rappresentano, non dalla forma specifica che esso assume nella specifica immagine.
B: dalla loro forma specifica, dal contesto un cui sono viste, e dalla cultura delle persone che le vedono, oltre che da ciò che rappresentano.
C: dal soggetto rappresentato, indipendentemente dal contesto in cui esse sono viste e dalla cultura di coloro che le vedono.
D: esclusivamente dal contesto in cui esse sono viste e dalla cultura di coloro che le vedono, mentre il loro soggetto determina solo il loro significato.
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Lo statuto mimetico delle immagini
A: è l'unica vera concezione dell'immagine possibile, secondo la quale le immagini devono essere verosimiglianti, è condivisa da tutti gli uomini appartenenti di qualsiasi tempo, luogo e cultura.
B: è la concezione elaborata dalla civiltà greca e diffusa in Europa nell'antichità e nel Medioevo e ora condivisa da qualsiasi cultura e civiltà.
C: è la concezione, ereditata dall'antica Grecia e condivisa fino al primo Novecento dalla cultura europea, secondo la quale le immagini significano perché sono verosimiglianti.
D: è la concezione affermatasi nel Rinascimento in Italia e quindi diffusa ovunque e condivisa da tutte le culture contemporanee.
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L'iconografia di un'immagine
A: è costituita dalla sua forma a cui viene attribuito soggettivamente un significato.
B: è costituito da una forma che presenta un aspetto simile al soggetto denotato.
C: è immediatamente riconoscibile perché presenta le stesse caratteristiche del soggetto.
D: è costituita dal significato e dal senso dell'opera.
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Ne Il tradimento delle immagini, di Magritte
A: la pipa è il significato e il senso dell'immagine.
B: il senso è determinato dalle parole.
C: il senso non è la pipa, bensì la proprietà dell'immagine figurativa di rendere il soggetto presente all'osservatore, mentre esso è solamente rappresentato.
D: il senso dell'immagine è costituito dalla pipa, mentre le parole, che contraddicono ciò che è rappresentato, sono superflue e svolgono una funzione esplicativa.
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La connotazione di un'immagine
A: può variare da individuo a individuo, pur in presenza di un comune accordo sul significato denotato.
B: è unica e condivisa da tutti, perché è decisa convenzionalmente.
C: è arbitrariamente determinata da ogni individuo, perché è soggettiva.
D: è condivisa da tutti, perché coincide con il significato denotato immediatamente riconoscibile nel soggetto.
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Il linguaggio visivo è costituito dall'insieme
A: delle sole immagini figurative.
B: delle immagini che rappresentano una forma preesistente dotata di significato definito.
C: delle immagini figurative e astratte.
D: delle opere d'arte dipinte e scolpite.
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