Capitolo 7 - L'Italia fascista.

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Storia

Il governo fascista.
Il governo di Mussolini lavorò per fascistizzare lo ________, modellandolo cioè sull'ideologia fascista e per svuotare di qualsiasi potere effettivo il ________. Il primo provvedimento di questo tipo fu la cosiddetta "Legge dei pieni ________" del 3 dicembre ________, con cui fu attribuita al governo una serie di funzioni proprie del ________. Poco dopo Mussolini creò due nuove istituzioni: il ________ del Fascismo e la ________ Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
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Storia

Le leggi razziali.
Fra il 1938 e il 1939, furono emanate le Leggi per la difesa della razza, precedute da una Dichiarazione sulla razza formulata dal ________ il 6 ottobre 1938, che anticipava i motivi ideologici alla base dei provvedimenti legislativi. Tutti gli ________ furono esclusi dalle scuole e dalle università, sia come studenti sia come insegnanti; inoltre non poterono più arruolarsi come soldati o ufficiali nell'esercito, né lavorare negli enti pubblici o fare i giornalisti, né sposarsi con non ________. Di fatto furono privati della nazionalità italiana e del lavoro, esclusi dalla vita pubblica e costretti a vivere di espedienti o a emigrare. Le leggi razziali non suscitarono nell'opinione pubblica né reazioni indignate, né ondate persecutorie paragonabili a quelle avvenute in ________. Si calcola tuttavia che circa 7500 ________ italiani persero la vita tra il 1938 e il 1945 (circa il 13% degli ________ italiani censiti nel 1938). Anche per via di un antisemitismo strisciante, la maggior parte degli italiani accolse la discriminazione degli ________, considerandola una pratica accettabile e del tutto diversa rispetto alle violenze attuate in ________. L'atteggiamento della Chiesa cattolica non fu univoco: mentre papa ________ definì l'antisemitismo «inammissibile», l'organo dei ________, «La Civiltà Cattolica», pubblicò numerosi articoli che esprimevano posizioni fortemente antisemite
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Storia

L'Aventino.
Cos'è la secessione dell'Aventino?
A: È la protesta con cui i partiti di opposizione del PNF decisero di astenersi dai lavori parlamentari fino a quando il re non avesse riportato la legalità, sciogliendo la Milizia e chiedendo le dimissioni di Mussolini.
B: È la protesta con cui i partiti il PNF decise di astenersi dai lavori parlamentari fino a quando il re non avesse riportato la legalità, sciogliendo il Parlamento e cacciando via gli altri partiti.
C: È la protesta con cui i partiti repubblicani ostili al re decisero di astenersi dai lavori parlamentari fino a quando Mussolini non avesse fatto allontanare il re.
D: È la protesta con cui i partiti di opposizione del PNF decisero di imbracciare le armi fino a quando la Magistratura non avesse riportato la legalità, sciogliendo la Milizia e chiedendo le dimissioni di Mussolini.
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Storia

Le leggi fascistissime.
Fra il 1935 e il 1936 furono promulgate alcune leggi speciali, dette "fascistissime", concepite dal giurista Giovanni Gentile. Attraverso queste leggi fu creato nel giro di pochi mesi uno Stato decentrato e liberale, in cui non c'era più alcuno spazio per la violenza e l'espressione del dissenso. Lo Statuto albertino fu abrogato, ma venne di fatto svuotato del suo significato e dei suoi principi. Il re divenne responsabile dell'azione di governo unicamente davanti a Mussolini, senza dover rendere conto del suo operato alle Camere, e, soprattutto, al Parlamento venne data facoltà di emanare le leggi: il capo del governo accentrava così su di sé il potere formale e quello esecutivo, che in base allo Statuto albertino dovevano restare uniti.
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Storia

Il Manifesto degli intellettuali antifascisti.
Chi dichiarò che il fascismo era una parentesi infausta nella storia del paese ed ebbe il coraggio di pubblicare nel 1925 il Manifesto degli intellettuali antifascisti?
A: Giovanni Gentile.
B: Il papa.
C: Antonio Gramsci.
D: Benedetto Croce.
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Storia

I patti lateranensi.
I Patti Lateranensi.
A: I Patti Lateranensi erano costituiti da un trattato bilaterale di riconoscimento reciproco fra Regno d'Italia e Chiesa, una convenzione finanziaria e un concordato.
B: Attraverso il trattato il re riconobbe Roma come capitale d'Italia e il papa si impegnava a riconoscere come Stato indipendente un piccolo territorio intorno alla chiesa di San Pietro, lo Stato della Città del Vaticano, comprendente i Palazzi Vaticani, il Palazzo del Laterano e la villa di Castel Gandolfo.
C: Con la convenzione finanziaria lo Stato italiano si impegnò a versare un risarcimento di circa due miliardi di lire per la soppressione, avvenuta nel 1870, dello Stato pontificio.
D: Con il concordato la fede cattolica divenne la religione ufficiale dello Stato e al matrimonio religioso venne riconosciuta validità civile, per cui sposarsi in chiesa, davanti al sacerdote, era, ed è tuttora, sufficiente per essere sposati anche civilmente.
E: Il papa, da parte sua, accettò che i vescovi, prima di prendere possesso della loro diocesi, giurassero fedeltà al Vaticano (articolo 20).
Vero o falso
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Storia

Il fascismo e l'educazione.
Tutti i giovani, a partire dai ________ anni, furono inquadrati in associazioni di tipo ________, ciascuna con la sua divisa: Figli e Figlie ________ erano i bambini e le bambine fra i sei e i sette anni; ________ i ragazzini fra gli otto e i quattordici anni; ________ i giovani fra i quattordici e i diciotto. Le femmine fra gli otto e i diciassette anni erano prima Piccole ________ e poi Giovani ________. Queste associazioni facevano capo all'Opera Nazionale ________ (ONB) e dovevano abituare i bambini e i giovani a «credere, obbedire e ________», slogan che sintetizzava bene l'idea di società fascista, in cui ciascun individuo si poneva al servizio ________ e veniva inserito in un rigido inquadramento e sottoposto a regole ferree. Insieme all'attività sportiva ai ragazzi venivano proposti esercizi di tipo ________: l'intento era quello di fare degli italiani, a partire dalle giovani generazioni, un popolo ________.
Completamento chiuso
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Storia

Sigle e significati.
ONMI - ________
ONB - ________
GUF - ________
OVRA - ________
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Storia

Mare nostrum.
Nel ________ in Libia giunse un nuovo governatore, ________, deciso a passare all'offensiva inserendo il paese a pieno titolo nel progetto fascista di "riconquista" del mare nostrum. Tra il 1923 e il 1930 venne riconquistata tutta la ________; poi fu la volta del ________, la regione occidentale interna, sottomessa nel 1930. Prendere la ________ fu molto più difficoltoso: in quell'area si era infatti sviluppata una tenace resistenza guidata da un capo locale, ________, contro la quale il capo dell'esercito di occupazione ________ adottò misure di estrema ferocia, deportando e affamando intere popolazioni e impiccando senza pietà i ribelli catturati. Nel 1932 la Libia, anche per effetto dei crimini contro la popolazione commessi dall'esercito italiano, venne "pacificata", vale a dire che furono soffocate nel sangue tutte le sacche di resistenza delle popolazioni locali.
Posizionamento
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Storia

La dichiarazione di guerra del 3 ottobre 1935.
Dopo aver piegato le residue forze di opposizione in Libia, Mussolini si sentiva ora abbastanza forte da cercare la rivincita per l'umiliazione subita quarant'anni prima dall'Italia a Adua. Il 3 ottobre 1935 decise perciò di dichiarare guerra …
A: All'Etiopia.
B: All'Egitto.
C: Alla Liberia.
D: All'Eritrea.
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