Disegno tecnico - Scuola secondaria di secondo grado Arte e comunicazione Il linguaggio dell'arte La funzione comunicativa

4.2 Le esposizioni temporanee

8 esercizi

SVOLGI

INFO

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I galleristi sono interessati ad accrescere la notorietà e il valore delle opere

A: esponendo le proprie opere nei locali della propria galleria il cui nome agisce come un marchio di qualità.

B: moltiplicando le occasioni espositive nelle sedi più prestigiose.

C: limitando le occasioni espositive ai musei e alle collezioni permanenti dove il proprietario certifica il valore delle opere.

D: esponendo le opere nelle mostre collettive accanto a quelle di altri galleristi meno autorevoli.

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Il punteggio di un esercizio è determinato
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Il nome dell'artista

A: agisce come un marchio di qualità che può essere diffuso con opere clamorose.

B: ha un rilievo marginale nel determinare il prezzo delle opere, che dipende dal loro valore artistico.

C: prima del Novecento agiva come un marchio di qualità, mentre ora il valore delle opere dipende dal loro valore artistico.

D: agisce come un marchio di qualità quando la critica qualificata motiva il valore delle opere.

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Le istituzioni pubbliche sono interessate a promuovere mostre e luoghi espositivi dedicati soprattutto ad esposizioni temporanee

A: per garantire ai cittadini la possibilità di vedere le più importanti opere d'arte.

B: per promuovere l'attività dei giovani artisti.

C: per garantirsi lauti guadagni dal mercato dell'arte.

D: per ottenere prestigio culturale e per recuperare edifici dismessi.

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Gli sponsor

A: contribuiscono a sostenere le spese delle mostre temporanee in cambio dell'associazione del loro nome ad un'attività che promuove la loro fama e il loro prestigio.

B: sono dei filantropi ed appassionati d'arte che, senza alcun ritorno d'immagine e interesse economico, contribuiscono a sostenere le spese di mostre temporanee.

C: sono privati cittadini e associazioni che assicurano la guardiania delle sale espositive per contribuire alla diffusione della cultura e dell'arte.

D: contribuiscono a redigere il catalogo delle mostre con interventi critici che motivano il valore delle opere e dei loro autori.

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I maggiori centri culturali e musei del mondo

A: si associano nella promozione e di mostre temporanee e itineranti, ciò permette di ripartire le spese organizzative sostenute con la vendita delle opere esposte.

B: si associano raramente nella promozione di mostre temporanee itineranti, mentre preferiscono il prestito delle intere loro collezioni permanenti per ripartire i costi di gestione.

C: preferiscono organizzare autonomamente le mostre temporanee, ciò per evitare la concorrenza ed ottenere un maggior numero di visitatori.

D: si associano nella promozione di mostre temporanee itineranti, ciò permette di ripartire le spese organizzative e presentare ai visitatori sempre nuove opere e allestimenti.

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La funzione principale del critico d'arte

A: è disporre le opere nel luogo espositivo e diffondere il nome dell'artista.

B: è valutare il prezzo delle opere.

C: è motivare il valore delle opere.

D: è spiegare pregi e difetti delle opere e dell'autore ai collezionisti.

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I musei e i maggiori centri culturali hanno una gestione dinamica,

A: promuovono mostre temporanee circolanti in più città, affidandole ai curatori che devono modificare gli allestimenti per rinnovare l'interesse del pubblico.

B: promuovono l'acquisizione di opere che incrementano le collezioni permanenti attraendo sempre nuovo pubblico grazie all'opera dei curatori.

C: promuovono mostre temporanee le cui opere vanno ad incrementare le loro collezioni permanenti.

D: rinnovano e prestano le loro collezioni permanenti ai maggiori collezionisti.

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In genere le mostre promosse dalle gallerie

A: sono personali quando gli artisti sono meno noti e per promuovere un orientamento di gusto, collettive per artisti già affermati.

B: sono personali quando gli artisti garantiscono una produzione quantitativamente elevata, mentre collettive quando producono poche opere.

C: sono personali quando gli artisti sono già affermati, mentre collettive per promuovere un orientamento di gusto e quando gli artisti sono meno noti.

D: sono personali quando gli artisti garantiscono una produzione qualitativamente elevata, mentre collettive quando le loro opere hanno poco valore.

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