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Disegno tecnico - Scuola secondaria di secondo gradoArte e comunicazioneIl linguaggio dell'arteL'immagine nell'arte

2.1 Un mondo di immagini, dall’ideazione alla composizione

10 esercizi

Disegno tecnico

La composizione o prassi compositiva da parte dell'artefice
A: è l'insieme delle attività intenzionali necessarie perché sia eseguita la copia sensibile dell'immagine mentale intuita, senza che vi sia apportata alcuna modifica.
B: coincide con la prima fase creativa dell'immagine mentale, nella quale vengono decise tutte la scelte ideative che determineranno successivamente l'esecuzione dell'immagine sensibile.
C: coincide con l'esecuzione dell'immagine sensibile conforme all'intuizione, con tutte le attività intenzionali o inconsce prive di valore dal punto di vista creativo.
D: è l'insieme di attività intenzionali, delle scelte grazie alle quali l'immagine mentale diviene immagine sensibile, la sola visibile agli altri.
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Disegno tecnico

Le variazioni qualitative e qualitative di configurazione delle immagini,
A: come ogni altra scelta formale e iconografica, contribuiscono a una variazione di senso perciò costituiscono variabili funzionali.
B: contrariamente alle scelte formali e iconografiche, non comportano significative variazioni di senso e funzionali.
C: contrariamente alle scelte formali e iconografiche, contribuiscono a una variazione di senso perciò costituiscono variabili funzionali.
D: assieme alle sole scelte iconografiche, contribuiscono a una variazione di senso perciò costituiscono variabili funzionali.
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Il mondo contemporaneo è affollato di immagini e presenta agli artefici una condizione nuova, definita postmoderna,
A: in essa sono presenti immagini di diverso genere, ma quelle appartenenti alta cultura alta, ossia le opere d'arte, rimangono, come in passato, nettamente distinte da quelle strumentali destinate al popolo.
B: in essa è in atto un'ibridazione fra le molteplici immagini, tuttavia rimane separato nettamente l'insieme delle immagini artistiche, appartenenti alla cultura alta, dall'insieme delle immagini strumentali destinate ai ceti popolari.
C: in essa è in atto un'ibridazione fra le molteplici immagini, un'interazione fra quelle ritenute opere d'arte e appartenenti alla cultura alta, e le immagini strumentali, destinate all'immaginario popolare.
D: in essa immagini artistiche, destinate alla fruizione estetica, e immagini strumentali costituiscono un unico insieme indistinto, non vi è più quindi alcuna distinzione fra cultura alta e cultura popolare.
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La composizione di un'immagine
A: comprende tutte le scelte interdipendenti compiute dall'autore per realizzare la forma sensibile.
B: comprende le sole scelte dell'autore relative ai materiali e alle tecniche necessarie a determinare la forma sensibile.
C: comprende le scelte iconografiche dell'autore necessarie a determinare il significato dell'opera.
D: coincide con la sua ideazione nella mente dell'autore.
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La qualità delle immagini
A: è determinata dall'abilità tecnica e dal valore della materia in cui sono realizzate.
B: è dipendente dalla capacità ideativa e compositiva dell'artefice di realizzare opere in grado di porsi in relazione funzionale e significativa con il pubblico.
C: è determinata dalla tecnica e dalla materia dell'opera che devono essere adeguate al pubblico contemporaneo.
D: è dipendente dalla capacità ideativa e compositiva dell'artefice di realizzare un'opera che risponda perfettamente alle sue esigenze espressive.
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Il metodo di lavoro dei diversi artefici di immagini
A: costituisce un processo creativo che deve essere diversamente declinato per rispondere agli specifici obiettivi funzionali.
B: un'unica prassi creativa comune a tutti, indipendentemente dagli specifici obiettivi funzionali.
C: costituisce un'insieme di comportamenti totalmente differenti, privi di elementi comuni e condivisi, e determinati dai molteplici obiettivi funzionali.
D: è necessario e comune a tutti coloro che realizzano immagini strumentali, mentre non esiste metodo che limiti la libera espressione degli artisti.
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Un artefice di immagini
A: dispone di materiale ideativo, costituito esclusivamente da immagini che formano le sue fonti di ispirazione che confluiranno nella sua originale interpretazione del soggetto.
B: dispone di materiale ideativo, costituito esclusivamente da testi e da concetti che formano le sue fonti di ispirazione che costituiranno la sua originale interpretazione del soggetto.
C: dispone di materiale ideativo tratto esclusivamente dalla sua fantasia, incondizionata da testi, concetti, e rappresentazioni visive preesistenti che possano influenzare la sua creatività, ossia condizionare l'originale ispirazione.
D: dispone di materiale ideativo, costituito da testi, concetti, e da rappresentazioni visive preesistenti, che formano le sue fonti di ispirazione e confluiscono nella sua originale interpretazione del soggetto.
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Nel processo compositivo l'artefice
A: agisce liberamente senza farsi condizionare da aspetti materiali o tecnici, perché obbedisce unicamente al suo estro creativo perfettamente formato nell'intuizione dell'opera.
B: compie scelte intenzionali relative alle dimensioni, ai materiali e alle tecniche, alla luce e ai colori, alla composizione, al disegno, al chiaroscuro, alla configurazione delle forme che corrispondano alla sua fantasia.
C: compie scelte intenzionali relative alle dimensioni, ai materiali e alle tecniche, alla luce e ai colori, alla composizione, al disegno, al chiaroscuro, alla configurazione delle forme adeguate all'ideazione e alle funzioni dell'immagine.
D: non compie scelte intenzionali relative alle dimensioni, ai materiali e alle tecniche, alla luce e ai colori, alla composizione, al disegno, al chiaroscuro, alla configurazione, bensì agisce esclusivamente in conformità alla precedente ideazione.
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Gli schemi di configurazione
A: determinano in modo prioritario il senso dell'immagine, perché ad essi sono subordinate le altre variabili compositive.
B: contribuiscono a determinare il senso dell'immagine, assieme alle altre variabili, ma non hanno senso assoluto in sé.
C: determinano il senso dell'immagine assieme all'iconografia, perché le altre variabili compositive determinano il valore decorativo e non hanno perciò alcun significato.
D: non contribuiscono a determinare il senso dell'immagine l'immagine, perché esso dipende dalle altre variabili e dall'iconografia.
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Le configurazioni delle immagini
A: in quanto metafore di senso, svolgono un'essenziale funzione connotativa, come dimostrano in modo particolare le opere astratte del Novecento.
B: non svolgono alcuna funzione connotativa, come dimostrano in particolare le opere astratte del Novecento.
C: non possono essere considerate metafore di senso, quindi non svolgono una funzione connotativa, come dimostrano in modo particolare le opere astratte del Novecento.
D: in quanto metafore di senso, svolgono una funzione connotativa solo nelle opere astratte come dimostrano in particolare le opere del Novecento.
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